Sondaggi, maledetti sondaggi. Maledetti numeri. Per una
buona novella che giunge, eccone subito due negative. Da un pò di tempo a questa parte statistiche ed indagini varie sono forieri - per i poveri beneventani di città e provincia - di atroci mal di
pancia. Cominciamo dalle buone novelle. Il dato sulla differenziata nel Sannio
si è stabilizzato a quota 54%. Un bel numero - non v'è che dire - letto dall'
Osservatorio provinciale dei rifiuti. In altre parole, emerge che più di un
rifiuto sannita su due non muore nelle discariche ma - venendo riciclato -
risorge a nuova vita. Nel contesto generale positivo emergono, tuttavia, anche
delle singole criticità. E' lo specifico caso di comuni quali Amorosi,
Casalduni, Foiano Valfortore, Puglianello, Solopaca e Sant’Agata de’ Goti
ove, come da nuove norme, sono stati nominati specifici commissari ad acta non
essendo stato raggiunto il minimo livello di risultati. Per loro sei mesi di
tempo per rientrare negli standard. Ora le pillole amare. La provincia di
Benevento - rimanendo, comunque, in un ambitto affine - si colloca
- come riferisce il dossier denominato “Copertone selvaggio 2011″,
elaborato da Legambiente e da Ecopneus - ai primi posti per numero di discariche
illegali. Nello specifico, di pneumatici. Sul territorio della provincia sono
state rinvenuti ben 17 sversamenti abusivi: peggio di noi solo le
province di Lecce, Caserta, Napoli e Salerno. Il dato potrebbe, però, assumere connotati ancora più gravi, se si considera il rapporto tra l’ estensione
territoriale della provincia e quella dei siti illegali. L’ ultimo caso
registrato è quello di Solopaca, nei cui pressi è stata rinvenuta una ‘fossa
comune’ di gomme appena 10 giorni fa. Il caso più eclatante rimane, comunque,
quello di san Leucio del Sannio. Altre brutte nuove - ma non ci sorprendiamo -
ce li comunica uno studio condotto da Unioncamere. Si apprende che il valore
di ricchezza pro capite . sempre con riferimento alla provincia beneventana - è pari a 14.707 euro (93esimo posto nazionale). Una
media addirittura inferiore alla già bassa media (15.514 euro) delle aree del
sud. Il dato medio nazionale, invece, è di 23.280 euro. Palma d'oro per la ricca Milano
con 34.797euro. I numeri relativi al Meridione in generale sottolineano la
assoluta urgenza di interventi di rilancio per il territorio.Qualcuno avvisi
premier e dintorni.
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