Ruote forate e feriti, se si rovina una giusta causa


Giusta la causa di chi protesta. Anzi, giustissima. Grave la situazione della categoria, minata dalle prescrizioni del nuovo Esecutivo. In un contesto di democrazia - venendo ai blocchi - manifestare il proprio dissenso  è cosa assolutamente legittima. Così come è assolutamente da condividere anche l' atteggiamento di chi non sposa i motivi della protesta e, nello specifico caso degli autotrasportatori, decide di non aderire ai blocchi. Accade, quindi, che a fronte di una maggioranza stragrande di persone che manifesta in maniera civile, vi siano gli imbecilli di turno che, in un certo senso, sporcano quella protesta dandosi ad azioni di violenza. Contro le persone e contro le cose. A Caianello si riferisce di un giovane trentenne costretto a farsi refertare in ospedale ferite riportate a seguito di un' aggressione perpetrata ai suoi danni da 'colleghi' che volevano impedirgli di lasciare il presidio. Accade, ancora, che due mezzi della ditta Zamparelli di Apollosa - deputata al trasporto ed alla distribuzione dei giornali - sono stati bloccati e danneggiati per centinaia di euro alle valvole delle ruote. Ma la cronaca nera della manifestazione non finisce qua. Al presidio di Castel del Lago un autoarticolato appartenente ad un' azienda del capoluogo è stato ritrovato con le gomme forate. Ma il fatto più grave è quello verificatosi sull' Appia nel territorio ricadente nel Comune di Rotondi.  Due manifestanti - un cinquantenne ed un ventenne origianari, rispettivamente, di Cervinara e di Arpaia - hanno riportato ferite dopo una caduta. Avevano cercato - aggrappandosi alla portiera di un' autocisterna che trasportava benzina e che era scortata da gazzelle dell' Arma - di indurre il guidatore ad arrestarne la corsa.  

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