Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Seduta
consiliare dal poco appeal per il pubblico (scarsamente) presente. Il mare e
gli ombelloni sono – in questo periodo – sicuramente cosa più appetibile.
Mancano, inoltre, i tre quarti della minoranza. In pratica, è presente il solo
Marsicano. Presenza pesantissima Il primi punto all’ ordine del giorno –
‘Individuazione di comitati, commissioni,
consigli e di ogni altro organo collegiale, con funzioni amministrative, ritenuti indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali dell'Ente’ – scivola
via come l’ olio. Voto unanime di approvazione con buona pace di tutti. Il
cuore del Consiglio risiede, come da attese, nella approvazione del Bilancio di
Previsione. Più precisamente, nei 6 emendamenti presentati dall’ avvocato
Marsicano. La rosa delle ‘proposte’ -provenienti dal consigliere di minoranza –
è alquanto ampia. Tutte tese a riequilibrare – spostando soldi da un capitolo
all’ altro – gli assetti finanziari come previsti. Vi si ritrova, entro il
corpo di petizioni emendamentali, quella inerente l’ abbassamento di mezzo
punto percentuale dell’ IMU sulla prima casa. Riassestando tale ‘taglio’, con
un ‘aggravio’ su seconde case e, soprattutto, terreni edificabili e fondi agricoli.
Marsicano – proseguendo - auspicava la introduzione di specifici capitoli su altre
questioni, quali quelle del Castello e dei Piani Energia e Traffico. Le
proposte dell’ esponente della opposizione non si esaurivano, tuttavia, a
questi soli punti. Il legale faceva, a titolo esemplare, richiesta di spostare
un potenziale ricavato derivante dal taglio del 20% delle indennità degli
amministratori sul capitolo delle Politiche Sociali. Non volendosi dilungare
oltre, tuttavia,si fa prima ad anticipare la bocciatura di tutte le ‘domande’
di Marsicano. Talune sulle basi di valutazioni ‘politiche’. Altre, come quella
riconducibile al discorso indennità, su preposte argomentazioni di impedimento
tecnico. Nulla di fatto, quindi, tutto rimane com’ è. La lunga e chiara
dissertazione di Marsicano apre, però, interessanti spunti di riflessione. Non
solo con riferimento al discorso dei bocciati emendamenti, ma anche con
riguardo al tema del discorso sul bilancio in generale. Laddove vengono
evidenziate – sempre dal legale airolano - mancanze significative – si pensi
allo ‘zero’ alla voce uscite per turismo ed altre – eclatanti – da smussare.
Come, ad esempio, quelle di 100.000 euro in direzione Calore – che, però, ne
deve 400.000 a Corso Mateotti – o quella di 171.000 euro al punto ‘consumi
energia elettrica’ della casa municipale o, ancora, le 70.000 per il verde
pubblico. Ma, ancor prima, il legale caudino evidenzia come il pareggio di
cassa sia stato possibile solo attraverso il ricorso – per 500.000 euro – all’ avanzo
amministrativo. Spargendo – più di una volta – come relativamente alla
interpretazione del termine ‘consulenza’, una tangibile sensazione di
‘inquietudine’ tra i membri della maggioranza
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