Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
“Questo è il costo che dobbiamo pagare all’ inciviltà”. Mastica amaro, giustamente, il primo cittadino di Bucciano, avvocato Domenico Matera.
“Questo è il costo che dobbiamo pagare all’ inciviltà”. Mastica amaro, giustamente, il primo cittadino di Bucciano, avvocato Domenico Matera.
L’Ente comunale del
paese alle falde del Taburno dovrà, infatti, sborsare la non modica cifra di
euro 10.000 – alla ditta specializzata – quale corrispettivo per lo smaltimento
della mole di rifiuti prelevata dalla montagna nel corso della recente giornata
ecologica. Come si rammenta – infatti – il Comune buccianese – di accordo con
la Comunità Montana del Taburno, con gli uomini della locale Protezione Civile
e con i membri delle associazioni territoriali – pose in essere la preziosa
iniziativa tesa a ripulire – nel senso letterale del termine – il paesaggio
montano che – come diffuso malcostume – viene fatto costantemente meta di
sversi di ogni natura. Una azione volta a conservare la montagna, restituendole
opportuna dignità, anche nell’ ottica della impennata di presenze che si
sarebbe andata a registrare con l’ incedere della bella stagione. In data 27
maggio fu promossa la seconda edizione della giornata che partorì – come temuto
– un bilancio produttivo e, per questo, poco felice. Dal Taburno, infatti,
furono asportati, ad esempio, notevoli quantitativi di asfalto di copertura, i
consueti pneumatici ed elettrodomestici vari - tra cui anche un frigorifero.
Ovvio che questa campagna – resasi strettamente necessaria onde non trasformare
in discarica il territorio – abbia avuto i suoi non trascurabili costi. Riferibili
tuttavia, al solo servizio di smaltimento effettuato dalla preposta azienda. Rammenta
il medesimo – infatti – come gli importi sarebbero stati decisamente più
corposi se i tanti volontari – una cinquantina circa - non si fossero
sobbarcati l’ ingrato, ma onorevole, compito – in via gratuita - della
raccolta. Con tale ultimo riguardo, il massimo esponente tiene a ribadire il
personale ringraziamento agli uomini della Protezione Civile ed a quelli della
Comunità Montana, presieduta da Libero Sarchioto – nonché ai comuni cittadini -
per la disponibilità di braccia e di mezzi. Al servizio della operazione di
prelievo, infatti, furono asserviti anche mezzi pesanti - quali gli escavatori
– indispensabili per procedere alla particolare azione di rimozione della
notevole massa di rifiuti. Conclude il primo cittadino, ammonendo su come la
condotta altamente scorretta di una minoranza finisca, poi, per far ricadere le
conseguenze – in termini di costi – sulla maggioranza della popolazione civile.
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