CARMINE VALENTINO- Intervista

Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Primo cittadino di Sant’ Agata dei Goti, nonché assessore in sede provinciale. Carmine Valentino, prossimo al traguardo dei 40 anni, è l’ ex ragazzo prodigio della politica locale.
Alla sua prima assoluta con le urne, infatti – quello che, all’ epoca, era poco più che un ragazzino– riuscì nell’ impresa di strappare centinaia di consensi. Da allora un crescendo – numerico – che lo ha portato alla Rocca- prima-  ed al vertice di Palazzo San Francesco - poi. Vetta – tale ultima – che, a detta di molti, Valentino cominciò a scalare in una data ben precisa. Quella del novembre 2006, allorquando l’ attuale primo cittadino andò ad indossare i panni di anti-Ciervo. Data, quella, che incrociò significativamente anche un’altra vicenda nostrana.  Quella, cioè, di An. L’ inizio della fine dei ‘vecchi’ finiani, quel mese di quasi 6 anni or sono. Ora Valentino siede sulla massima poltrona comunale e, dinanzi a lui, il compito – certo, oneroso – di rilanciare le sorti del paese. Circa il quale tanto, ancora, deve essere fatto. E Valentino, questo, lo sa. Sant’ Agata dei Goti merita di divenire una grande, come grande è la sua storia. Riuscirà il massimo esponente di Palazzo San Francesco nell’ intento?  Sindaco, ci tracci un bilancio di questa prima importante fetta amministrativa. “Considerato le difficoltà ed il momento storico, i bilancio non può che essere positivo anche se, non ancora soddisfacente. Abbiamo già tanto concretizzata l’ azione programmatica amministrativa e ci avviamo a concretizzare”- esordisce Valentino – “gli obiettivi infrastrutturali indicati come prioritari e alla definizione di varie opere rimaste negli anni incompiute. Dopo tre anni, inoltre, abbiamo portato a risoluzione tante ataviche problematiche. Una su tutte, quella legata al grave problema idrico comunale, nonostante quella di quest’ anno sia stata tra le estati più torride degli ultimi decenni”. Continua Valentino “Abbiamo approvato di recente, altresì, il regolamento per la vendita dei lotti dell’ area Pip Capitone. Da menzionare, ancora, le iniziative intraprese per la sicurezza stradale e quelle, come la videosorveglianza, finalizzate a migliorare la vivibilità cittadina”. Dopo aver fatto riferimento all’ approvazione del Piano generale degli impianti pubblicitari, che disciplinerà l’ impiantistica istituzionale e quella commerciale, il primo cittadino passa ad analizzare la tematica rifiuti “Su quest’ argomento parlano i numeri. Siamo passati dal 12% di giugno 2009 ad una media del 2012 pari al 58 percentuale con punte, quali quella di luglio, del 68%: tutto ciò grazie a scelte amministrative coraggiose e grazie  al coinvolgimento ed alla collaborazione della nostra comunità. La nostra città, inoltre – rispetto a tale servizio  - si assesta ad un costo medio pro capite che ha subito incrementi sostenibili ed in linea con quelli dei costi medi nazionali, ma sicuramente tra i meno esosi di analoghe realtà della nostra provincia”. Il primo cittadino fa, poi, riferimento alla questione finanziaria ereditata dalla precedente ‘gestione’. “Nonostante il momento difficile, quello che abbiamo fatto e stiamo facendo è qualcosa di straordinario. Siamo stati rigorosi nella gestione economica, evitando sprechi e garantendo sempre servizi primari efficienti e rispondenti alle primarie esigenze dei cittadini. Proseguiremo nella strada del risanamento economico e finanziario. Abbiamo ereditato un forte indebitamento, con pagamento di rate di mutui -  interessi e capitali pari a circa 1.100.000 annui. Le difficoltà di cassa ereditate erano causate da una non programmazione sia dei pagamenti, sia delle disponibilità dell’ entrata. Stiamo mettendo ordine alle finanze comunali raggiungendo, come abbiamo raggiunto, l’ obiettivo di realizzare lo standard qualitativo dei servizi. Sant’ Agata ha – non solo – rispettato il patto di stabilità ma ha riacquistato credibilità presso i creditori. Abbiamo ridotto il costo del personale ed incentivato la spesa produttiva programmata. Tutto ciò a fronte riduzione dei trasferimenti del governo centrale”.  Quale è stata la polemica più fastidiosa? “In generale mi infastidisce la distorsione della verità dei fatti politici ed amministrativi che nulla ha a che fare con una sana dialettica”. Il suo prossimo eventuale programma amministrativo. Quale sarà la grande novità? “Non siamo abituati a fare salti nel buio promettendo iniziative irrealizzabili. Cercheremo fino in fondo di attivare iniziative prioritarie che l’ amministrazione si è data con riferimento a riqualificazione urbana delle aree periferiche e centrali ed alle infrastrutture vitali e primarie di interesse generale. L’ ambizione è quella di implementare ed arricchire un progetto di sviluppo coerente e coordinato del territorio e delle sue potenzialità storiche, culturali ed economiche”. Cosa manca per far volare il turismo di Sant’Agata dei Goti? “Le bellezze del territorio non possono essere gelosamente custodite. La conoscenza del nostro territorio: solo così lo si può esaltare, facendolo diventare una opportunità di sviluppo e di ricchezza per tutti”.  Valentino si ricandida? “Sento il peso del mio impegno alla guida di Sant’Agata, per la responsabilità che esso comporta. La eventualità di una mia riproposizione, se non è ampiamente condivisa e sostenuta, può proseguire anche prescindendo da visione personalistica. Al momento opportuno, la cosa non spetterà essere definita solo da me e dal partito democratico. Allo stato, sono concentrato a completare il programma riservandomi di definire, poi, se richiestomi, su una riproposizione che è possibile ma non è  scontata”. Dopo avere auspicato, il sindaco Valentino, una revisione della legge elettorale “che restituisca al popolo la possibilità di scelta con espressione della preferenza”, ci congediamo con un’ ultima domanda. Sindaco, nel medesimo momento in cui apprendeva dell’ ordigno di Iannotta o dei proiettili ricevuti da Montella, Petti e Viscusi, ha provato paura? La paura non è un sentimento negativo. La si combatte con la certezza di avere operato in modo lineare e trasparente. Essere vicino – in quelle circostanze – alle persone ed alle istituzioni è il sentimento che mi spinge a superarla.

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