‘Richiesta non redatta sulla prevista modulistica’:no al finanziamento per il Campo Sportivo

Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Scoppia la polemica a Sant’ Agata dè Goti. Man mano che la notizia sguscia all’ esterno del ‘Palazzo’, diffondendosi tra i luoghi di incontro – virtuali e non – cresce il brusio e la inevitabile chiacchiera.
Come si evince, infatti, dai contenuti del Bollettino Ufficiale della Regione Campania – il numero 48 del 6 agosto – sarebbe stato respinto al mittente un progetto redatto da Palazzo San Francesco – e con esso un lauto finanziamento - con la seguente motivazione “non è ammissibile in quanto la richiesta non viene redatta sulla modulistica così come previsto dall’avviso pubblico (art.7 comma 6)”. Una non ‘ammissibilità’, dunque, che sembrerebbe non essere riconnessa con la natura medesima del lavoro progettuale. Con la sua sostanza. Quanto, piuttosto, con un piccolo-immenso ‘errorino’ di matrice prettamente burocratica. La dicitura di replica da parte di Palazzo Santa Lucia, in effetti, è alquanto chiara: sarebbe stata sbagliata la modulistica di compilazione. Il che – condizionale d’ obbligo – amplificherebbe il rumore dello schiaffone. L’ Ente santagatese aveva, facendo qualche passetto indietro, risposto ad un bando della Regione Campania così intitolato “POR FESR 2007 – 2013 Asse 6 Obiettivo Operativo 6.3 “ Città Solidali e scuole aperte” AGC 18 Settore 02 – Sport – Attività A – “ Completamento di impianti sportivi polivalenti”. In sostanza, Palazzo Santa Lucia aveva messo a disposizione tanti bei soldini per sistemare le strutture sportive dei paesi richiedenti. Occasione ben sfruttata da vari nostri cugini sanniti.  Che – contestualmente al nostro rifiuto – hanno visto, invece, ammesse le rispettive pratiche. Potendo così, con risorse esterne, provvedere – ad esempio - al rifacimento degli spalti dello stadio comunale, alla rizollatura del tappeto verde in sintetico o – ancora -  alla modernizzazione degli spogliatoi. Scorrendo la graduatoria dei promossi, si scopre che a conquistare il finanziamento sono stati, per rimanere entro la provincia sannita, i comuni di Torrecuso (852.000 euro), Frasso Telesino (549.000), Baselice (296.000), Bucciano (530.000), Durazzano (435.000), Paupisi (664.000), Moiano (304.000) e Colle Sannita (131.000). ‘Barche di soldi’, come i suol dire che i nostri conterranei sono stati in grado di attrarre. Si sottolinea, ancora, come la motivazione ‘contestata’ a giustificazione del rifiuto della pratica santagatese sia merce rara scorrendo le non ammissibilità delle varie istanze. Qual’ è il problema, in definitiva? Il problema è che in tempi di vacche magre – anzi, scheletriche – non è possibile vedersi sfuggire importanti risorse a causa di errori che sarebbero riconducibili ad errori quanto mai evitabili. Ben noto è, inoltre, come le casse comunali locali – similmente a quelle della stragrande maggioranza degli Enti di ogni sorta - non siano affatto ridenti. Ricondotte un po’ più qua – rispetto all’ orlo del baratro – dalla gestione Valentino. Situazione meno grave, quindi, rispetto a quella del 2009, ma non per questo da ‘Paperone’. Lo sviluppo del territorio, venendo al dunque, si intuisce come possa passare solo in minima parte attraverso le risorse interne. Quelle esterne - da intercettare - rimangono, quindi, i principali argomenti da sfruttare. Alla luce di tutto ciò, vedersi scappare via, in questo modo, una montagna di soldi non può che sapere di beffa. Anche perché – come pare di comprendere – quei soldini sarebbero dovuti servire ad una più che giusta causa. In passato – anche recentissimo - varie progettualità - redatte dalle valenti professionalità interne a Palazzo San Francesco – sono state ammesse a finanziamento. Ci chiediamo- a fronte di siffatti successi - cosa, invece, sia successo oggi. E – continuando – ci interroghiamo anche sulla eventuale sussistenza di qualsivoglia tipologia di responsabilità.

Commenti

  1. Non penso vi siano responsabilità né da parte dell'Amministrazione né da parte del Funzionario. La responsabilità e di chi li ha messi lí a governare. Vergognamoci!

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