SANDRO SPAMPANATO - Il ricordo di Arturo Olibano

Giuseppe Fortunato da 'Il Sannio Quotidiano'
Appassionato, profondo e competente. E’ – come da suo costume – il ricordo che Arturo Olibano – giornalista ed intellettuale airolano – ci affida con riferimento alla figura di Sandro Spampanato, già Direttore dell'Istituto Penale per Minori della cittadina caudina.
“E’stato un uomo pieno d'idee e d'iniziative tutte proclive alla formazione e all'educazione degli emarginati, degli sfortunati, dei più deboli. In tal senso” – prosegue Olibano - “la sua repentina dipartita mi ha ricordato le parole pronunciate da Aldo Moro al congresso di Firenze del 1959: Nessuna persona ai margini, nessuna persona esclusa dalla vitalità e dal valore della vita sociale".Prosegue, l’ intellettuale airolano, nel parallelismo tra la figura di Spampanato e quella dell’ ex segretario della DC “E, il Direttore, come Moro, considerava ogni uomo un universo, da capire e da valorizzare, nelle potenzialità intellettive e cognitive. Sempre al fianco dei suoi ragazzi, ospiti dell'IPM di Airola, con una propensione solidaristica che infondeva e sconfinava in una speranza operativa nel futuro di ognuno di loro”. Prosegue Olibano “Il suo impegno costante e quotidiano scaturiva proprio dalla percezione di un disagio avvertito da quei ragazzi, che considerava prima di tutto culturale e poi esistenziale, nel quale ravvisava una condizione di precarietà, di smarrimento, di perdita di equilibri, conseguenza di un tessuto sociale lacerato”.Il ricordo del direttore e di una sua  espressione, concludono il pensiero del giornalista caudino “Personalmente ricordo che, quando gli domandai perché avesse scelto questa professione-missione, mi rispose: la felicità vera è solo dove l'amore cristiano esiste; altrove c'è il deserto che cresce”.

Commenti