SANT'AGATA DE'GOTI- Troppe ancora le barriere architettoniche



Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Poste e presunte barriere architettoniche. Si sviluppa un mini vespaio relativamente al nostro passaggio inerente la non facile fruibilità del servizio postale per i soggetti che presentano difficoltà di locomozione o che, in ogni caso, non hanno la capacità di deambulare in modo autonomo.
Una riflessione che, tuttavia, merita di veder ribadito un punto fondamentale. La struttura presenta la possibilità – ed è architettonicamente già in essere – di aggirare i tre gradini che danno sulla piazza principale. Il by-pass si trova – come già sottolineammo – ad un paio di metri dall’ ingresso ‘normale’, sotto forma di una cancellata che chiude un arco. Un passaggio che – se sempre aperto ed opportunamente evidenziato da specifica cartellonistica – consentirebbe di aggirare l’ ostacolo per i portatori di handicap. Tutto già predisposto, tutto già previsto. Perché, dunque, quel cancello non è mai stato aperto in passato o, ancora, perché non si appone una indicazione che rammenti che quel corridoio è appositamente previsto per chi non può muoversi in modo agevole? Nell’ attesa che si apporti in futuro tale correttivo – sempre che a quanto non si sia provveduto in queste ore – svariati cittadini ci hanno invitato ad allargare lo sguardo un po’ su tutta la realtà comunale. Scoprendosi, pertanto, come in più punti lo splendido borgo sannita – mirevole nelle sue componenti – celi ostacoli praticamente insormontabili per l’ utente meno fortunato. La Casa comunale, in primis, è prima testimonianza di inaccessibilità – allo stato - per il portatore di handicap da deambulazione. Ciò con riferimento – quanto meno - agli uffici collocati all’ interno di Palazzo San Francesco.  Una parte di questi ultimi – la maggior parte - è ubicata nei piani alti del medesimo. Predisporre gli strumenti per rendere accessibile la parte alta ai disabili è cosa ardua. Sarebbero da approntarsi degli ascensori, previsione difficilmente compatibile con le misure e, soprattutto, con i rigidi dettami della Soprintendenza. Qualcosina in più si potrebbe fare con riferimento a quei servizi - quali l’ Economato o l’ ufficio deputato alla distribuzione dei sacchetti della differenziata – che trovano ospitalità al piano terra. Per rendere fruibili tali sportelli sarebbe sufficiente posizionare una pedana – una di quelle mobili – all’ esterno dell’edificio. Nulla di ‘fisso’ – come si suol dire – onde non incappare nella ragnatela dei ‘veti’ architettonici.  Al di fuori di Palazzo San Francesco – e, pertanto, ben accessibili - sono l’URP,  l’ Anagrafe nonché il Corpo di Polizia Municipale. Senza essere dimentichi della struttura di Palazzo Mosera che pure, però, presenta problematiche analoghe a quelle della sede centrale. ‘Virtuoso’, al riguardo - invece - il nuovo ‘auditorium’ allocato nella sala ex cinema. Una apposita passerella consente di giungere in platea senza nulla temere e patire. Problematiche in quanto ad accesso riserva anche il Duomo di Sant’ Agata dei Goti - che pure non vede predisposte modalità di accesso agevolate per i fedeli costretti a deambulare sulla sedia a rotelle. Ammesso che non ci si faccia supportare da quattro vigorosi assistenti.  Ma, a tal punto, cadrebbe il sacrosanto principio dell’ autonomia. Il portatore di handicap, vale a dire, deve essere libero di spostarsi in modo assolutamente indipendente non dovendo invocare l’ altrui assistenza – a titolo di favore e piacere – per adempiere alla ordinarietà. Bene si farebbe a predisporre una passerella mobile – ‘anti-Soprintendenza’ - per accedere alla struttura ecclesiastica. Dal versante di via Roma, suggeribile, onde non intralciare il traffico veicolare.

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