Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Valentino
si crogiola per l’ andamento della differenziata. Soddisfazione condivisibile,
nulla a che dire. Il parziale dei 31 giorni di luglio dice, infatti, 68,62
percentuale.
Un ottimo trend, anche perché in sensibile e costante crescita. La
media del 2012, intanto, si assesta al 58,35%. Ciò sta a significare che i
prossimi 5 mesi dovranno ulteriormente alzare la media della ‘differenziata’.
Fin sopra il 65% - necessariamente - onde scongiurare il concretizzarsi di una
nuova fase commissariale, a tutt’ oggi in essere. Intanto, giungono nuove da
Palazzo San Francesco. Sono in dirittura d’ arrivo tra le quattro e le cinque
unità lavorative per incrementare l’ organico del personale deputato alla
raccolta. I nuovo arrivi giungeranno dal Consorzio Rifiuti, ente di cui Palazzo
San Francesco è membro e del quale – ad oggi- si era preso solo le grane.
Qualche mugugno, intanto, è stato intercettato lungo le frequenze di ‘radio
popolo’ con riferimento al differimento del periodo di distribuzione dei
sacchetti della raccolta. Cosa che sarebbe dovuta avvenire – in virtù dell’
alternanza dei mesi – nella ultima decade del corrente mese ma che, invece, è
stata differita a fine agosto. Ben venga, comunque, il felice risultato
riconducibile alla differenziata per quanto esso sia anche figlio di una sana e
valida coscienza civica. Restano, però, i disagi connessi alla modalità di
raccolta. I ‘limiti’ del calendario sono stati più volte denunciati dalla
presente testata e concernono, in modo particolare, la necessità di
implementare il calendario relativo al prelievo del ‘giallo’ e, ancor di più,
del ‘nero’ di un ulteriore giorno
settimanale. Esigenza sentita dai comuni cittadini e, maggiormente, dalle
attività commerciali. Una ultima nota è da riferire alle aree rurali ancor oggi
– in più di un punto – oggetto di sversi ‘clandestini’. Se è pur vero che la
inciviltà di pochi non può essere riparata da quotidiane raccolte ‘extra’, è
anche vero che si deve avere il coraggio di risalire ai ‘colpevoli’. Cosa che
sarebbe alquanto semplice, per quanto poco gradevole per gli operatori: si
aprano i sacchetti e si vada alla ricerca di elementi – ricevute,
corrispondenze – che consentano di risalire al proprietario del sacchetto
‘incriminato’.
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