Arpaia/ Pelvi dice si alla Maggioranza: Izzo dice no a Pelvi

(Sannio Quotidiano)_Quello che non accade nell'arco di in un intero quinquennio amministrativo capita in una sola seduta. La riunione del parlamentino cittadino svoltasi nella mattinata di ieri ad Arpaia è stato un concentrato di colpi di scena e contro – colpi di scena. In buona sostanza, un thriller nel cui contesto è capitato di tutto. All'ordine del giorno vi è l'approvazione del Bilancio di Previsione: in platea un pubblico di nove persone alquanto interessato all'argomento. Tant'è che a più riprese si susseguono i liberi interventi che hanno ad oggetto lo stesso 'j'accuse' 'Le tasse sono troppo alte!'.
Quanti prendono parola – in pratica si assiste, in deroga a qualsiasi norma, ad una seduta consiliare aperta - non hanno torto nel lamentare il personale disagio: putroppo per loro, però, il Comune di Arpaia versa ancora in stato di dissesto che impone (come da norma) la necessità di dover applicare il massimo delle aliquote . Ma si diceva dei colpi di scena: quando è in discussione il terzo punto all'ordine del giorno sopraggiunge il consigliere di Minoranza Pasquale Fucci. Che non viene ammesso al voto su, come ci sembra di cogliere, precisa indicazione del sindaco D'Ambrosio: la cosa non viene digerita dal consigliere di Maggioranza (!) Ciro Carmine Servodio. Che si spoglia del ruolo e lascia l'Aula "Perchè non è stato ammesso al voto Fucci? – tuonerà nel 'post' Servodio – Dobbiamo dare un segnale di distensione e, soprattutto, l'esempio ai giovani". Ideali applausi, prescindendo da ogni valutazione sulla specifica questione, all'indipendenza intellettuale di Ciro Carmine Servodio. Ma balziamo direttamente alla fine: ed è li che sta molto del sale. Quello che era consigliere di Minoranza – Vincenzo Pelvi – infatti, annuncia (dopo aver votato in modo favorevole per tutta la seduta) il passaggio alla Maggioranza. Se lo stesso, però, riteneva di essere accolto da baci ed abbracci rimane deluso. Arcangelo Izzo, infatti, non gliele manda a dire "Per me rimani sempre all'Opposizione". Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore Ciro Clemente Tancredi. Che, subito dopo il Consiglio, rincara "Dobbiamo rispettare il mandato datoci dagli elettori". Il sindaco D'Ambrosio, invece, è più dolce "Siamo aperti a nuove collaborazioni. Soluzione che ci consente di spalmare su più persone il lavoro". Le bombe Servodio – Pelvi, tuttavia, non esauriscono i fuochi d'artificio della giornata. Ci pensa Mario Carmine D'Ambrosio, infatti, a far esplodere l'ordigno finale "Mi candiderò alle Regionali". Non è dato sapere, però, sotto quale vessillo. Chi vivrà vedrà. Nel mezzo, passetto indietro, c'è spazio per annunciare due nuove opere pubbliche (parco giochi e illuminazione pubblica); per i consueti 'riferimenti' alla precedente Amministrazione – "Se paghiamo una Tari così alta è perchè la precedente Amministrazione è stata sanzionata per non aver raggiunto i minimi stardard della differenziata" – e, ancora, per qualche chiarimento in tema di stipendi dei dipendenti comunali. "Si è trattato di un semplice problema tre la Banca e l'Ente", chiarisce il Primo cittadino.  

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