Sant'Agata de' Goti/ L’occasione del movimento 5 stelle


(da sanniopress.it - Giancristiano Desiderio) Il movimento 5 stelle presentò una lista alle ultime elezioni comunali di Sant’Agata dei Goti. Il risultato non fu dei più lusinghieri, ma attendersi di più da una realtà clientelare qual è la santagatese sarebbe stato illusorio. Se i grillini credono in se stessi non hanno altro da fare che considerare quella candidatura come l’inizio di un percorso. Né la credibilità, né i voti cadono dal cielo e si conquistano colpo su colpo. La possibilità di conquistare l’una e l’altra è alta e concreta. Dipende dalla qualità dell’opposizione che si fa. Pur non sedendo in consiglio comunale – e forse proprio per questo – il movimento 5 stelle può condurre un’opposizione politica e civile che abbia come riferimenti da un lato le istituzioni e dall’altro la comunità. Per farlo vanno abbandonati sterili recriminazioni e astratti ideologismi, va accantonata la radice protestataria del movimento per concentrarsi su problemi reali e atti amministrativi. L’attuale amministrazione, tutta organizzata com’è all’interno del perimetro del Pd, offre all’opposizione ogni giorno il fianco. Stamattina il quotidiano Il Sannio riportava una notizia singolare ma non unica né rara.
La giunta comunale, con apposita delibera affissa all’albo pretorio, ha affidato all’avvocato Antonio Biscardi l’incarico di presentare istanza giuridica per il dissequestro di parte dell’ex discarica comunale di Palmentata. L’avvocato Biscardi svolge il suo lavoro ma oltre a dedicarsi alla professione è anche un esponente di spicco del Pd e in tempi non lontani ha ricoperto la carica di assessore esterno (non ebbe i suffragi sufficienti per l’elezione). Attualmente è presidente cittadino dello stesso partito del sindaco. La giunta comunale avrebbe potuto evitare di dare l’incarico legale al presidente del partito della maggioranza consiliare. Allo stesso modo – visto che queste cose, come l’amore, si fanno almeno in due – il presidente del Pd avrebbe potuto rinunciare all’incarico proprio in nome del ruolo politico che svolge. La distinzione e la separazione dei ruoli e degli incarichi, dei lavori e dei pagamenti, è una buona abitudine di chiarezza, correttezza e democrazia. Qui non interessa la persona – i problemi politici e civili non sono mai personali – ma il problema. Il Pd, che della democrazia ha fatto un nome, potrebbe porre la questione in consiglio comunale: è giusto che chi svolge un ruolo politico riceva incarichi dall’amministrazione che egli stesso sostiene? Voi, cari grillini e cari lettori, che dite? In fondo, il consiglio comunale essendo un organo rappresentativo dovrebbe svolgere proprio la funzione di indirizzo e controllo. La nota del quotidiano beneventano riportava anche una seconda notizia. Il dissequestro parziale dell’ex discarica comunale ha un fine preciso: la bonifica. La Regione finanzia il progetto di risanamento presentato dal comune. Si tratta, come si può facilmente intuire, di una notizia importante perché appare nel bel mezzo della questione dello smaltimento dei rifiuti industriali. Proprio da queste colonne elettroniche così seguite dai lettori, ho sottolineato l’esigenza di parlare con rigore e precisione della brutta storia delle cave e degli interramenti dei rifiuti industriali. Lo scopo – sapete – riguarda tutti e ha un interesse pubblico: raccontare per evitare che la storiaccia si ripeta. La strada scelta, invece, è quella della retorica ufficiale, delle veline e dell’assenza di discussione. Così in mezzo alla retorica d’ufficio e al silenzio assordante della politica e della maggioranza superdemocratica salta fuori la notizia di una bonifica e di un finanziamento. Vuoi vedere che neanche di queste cosucce si potrà e dovrà discutere? Eppure, ci sarebbero non poche domande da fare. Ad esempio: qual è la cifra del finanziamento? Ad esempio: in cosa consiste la bonifica? Ad esempio: chi eroga il finanziamento e a chi? Come si vede, sono domande legittime ma senza risposta (il finanziamento dovrebbe essere di circa 2 milioni e mezzo di euro). Io le pongo dove posso e devo: qui. Ma altri, l’opposizione, le dovrà porre in consiglio comunale. Altri ancora, il movimento 5 stelle, potrà porle sui muri, in piazza, in convegni. La qualità di un movimento civile sta nella forza della ragione pubblica che è destinata ad essere più forte là dove l’avversario manifesta ragioni private. L’opposizione va organizzata per dare dignità ai problemi da dibattere che non sono personali ma civili e riguardano scelte, nomine, servizi, spese. L’occasione dei grillini non c’era ieri con le elezioni ma oggi con l’opposizione e il rigore critico. L’opposizione, che il Pd superdemocratico considera un difetto della democrazia, è il sale della vita civile. Un qualche progresso della convivenza santagatese, oggi, può venire solo dall’opposizione non solo consiliare ma anche civile, mentre da ciò che resta della sinistra viene solo servo encomio e codardo oltraggio.

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