Moiano, Sarchioto scalda i motori

(Giuseppe Fortunato da Il Sannio Quotidiano del 22 Luglio 2017)
Ci sarà Buonanno dopo Buonanno? Questo l'interrogativo principale che caratterizza la politica cittadina quando, ormai, l'esperienza di “Civitas” è prossima ad immettersi nel rettilineo degli ultimi 18 mesi di mandato. Un margine temporale ancora ampio per cominciare a formulare ipotesi estremamente attendibili quanto alla definizione delle future squadre ma non tanto da non poter consentire di “annusare” prime ipotesi circa i possibili protagonisti. Punto primo quello relativo, come detto, alle scelte dell'attuale sindaco. Più volte, infatti, è circolata negli ultimi tempi la voce relativa ad un possibile dismpegno del Primo Cittadino rispetto ad un secondo mandato al timone della cittadina caudina: le indiscrezioni, tuttavia, dovrebbero risultare solo tali (ed infondate). Giacomo Buonanno si ricandiderà con quasi assoluta certezza per tentare di centrare il bis amministrativo anche forte dei diversi risultati che la sua squadra, fatto un iniziale rodaggio, sta conducendo in porto – si pensi a rete idrica, rete fognaria, parco giochi, scuole e viabilità. Ma non sono tutte rose e fiori, come comprensibile. Così come è comprensibile che vi sia anche chi lavori ad un'alternativa: in tale novero Libero Sarchioto, ex assessore in era Palma e già vertice della “Taburno”. “Siamo già al lavoro per costruire una squadra che nasca attorno ad un progetto e non sulla base di trattative o di meri conteggi e sommatorie di voti: si deve operare nell'ottica di far crescere il paese attraverso progetti fattibili e non faraonici. Sarà una squadra giovane, di volti nuovi e professionisti: stiamo raccogliendo già le adesioni. E' un disegno nuovo – insiste Sarchioto – che mira alla crescita economica e sociale di Moiano e di Luzzano”. E l'attuale opposizione quale ruolo avrà in questo disegno? Anche in tal senso le idee dell'ex guida della Comunità montana appaiono quanto mai nette “L'attuale minoranza non fa parte del progetto, in questa fase non esiste, è assolutamente invisibile”. Barra dritta, quindi, verso un radicale rinnovamento con “apertura” alla società civile “Siamo pronti – chiude Sarchioto – ad accoglierne le istanze”

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