Sant'Agata de' Goti, ladri di biciclette

(Giuseppe Fortunato da Il Sannio Quotidiano del 31 Luglio 2017)
E' il titolo di un film targato De Sica del 1948. Ma anche l'ultima specie criminale che razzola per Sant'Agata de' Goti. Ladri di biciclette – appunto – gran protagonisti dell'estate 2017: sarebbero molteplici i raid posti in essere ai danni di cittadini che si sono visti portar via l'amata due ruote – tanta comoda durante la stagione estiva. Di notte, di giorno, di valore o da pochi spiccioli. Ed, ancora, portate via all'esterno di attività commerciali o, addirittura, prelevate all'interno di garage con tanto di azione di scasso: i gusti dei ladruncoli sono alquanto variegati e, nei relativi comportamenti, dimostrano una sfrontatezza quasi irritante (il territorio cittadino, tanto per dirne una, è coperto da videosorveglianza). V'è il caso della dipendente di un'attività commerciale presente nel pieno Centro abitato: aveva lasciato la bici all'esterno del negozio – come sempre fatto: alla fine del “turno” mattutino, l'amara sorpresa. Per non parlare del signor Antonio, nome di fantasia, che adopera sellino e pedali per andare quotidianamente a lavoro: il mezzo gli è stato sfilato da sotto il naso in pieno giorno. Più grave, ancora, quanto capitato ad un professionista: assente per motivi personali dal territorio, è stato contattato da vicini di casa – la persona in questione abita all'interno di una palazzina – che lo hanno avvisato della porta del garage scassinata. Dall'interno erano state portate via due bici: in questo caso, però, il danno è stato pesantuccio. Il valore del maltolto, infatti, sarebbe prossimo ai 2.000 euro. Al di la di questi espressamente citati, la casistica sarebbe molto più abbondante e contraddistinta da eventi quotidiani. Eventi che, nella stragrande maggioranza dei casi, non finirebbero sulle scrivanie delle Forze dell'Ordine per mancata presentazione di denucia. Tuttavia si bisbiglia con sempre maggiore insistenza – vista la molteplicità dei casi – come alle spalle di questo fenomeno possa esservi un mercato clandestino deputato a “riciclare” a basso costo - ovviamente non in zona - il materiale trafugato a Sant'Agata de' Goti. Determinante, come ovvio, sarebbe il ruolo della manovalanza locale che ben conosce orari, abitudini e abitazioni.

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