Il Nola passeggia sulla Virtus: 0-4

Giuseppe Fortunato da Il Sannio Quotidiano di Domenica 3 Settembre 2017

VIRTUS GOTI: Diba (1' st Casaburi), Guarino, Tomaciello (1' st Tomaciello), Salvatore, Pace, Laezza, Fimiani (28' st Della Ratta),
Florio (30 st Mazzara), Annunziata (17' st Bianco), Bovino, Russo
A disp. Augliese
All. Nicola Facchino

S.S. NOLA 1925: Avino, Gioventù, Falivene (19' st Ferraro), Lenci, Mocerino, Schioppa, Marotta (31' st Tagliamonte), Castiglione,
Zaccaro (34' pt Falanga), Vaccaro (12' st Grieco), Alfieri (38' st Magaddino)
A disp. Vacchiano, Cossentino
All. Pompilio Cusano

AMMONITI Bianco, Diba, Pace, Schioppa

MARCATORI 1' pt Vaccaro, 8' pt Mocerino, 17' pt Lenci, 36' st Grieco (r)

IL MATCH

Male la prima per la Virtus Goti edizione 2017-2018. La squadra di mister Facchino, infatti, busca quattro ceffoni dal Nola nel primo match del gironcino di Coppa Italia. Squadra probabilmente superiore quella dei “gigli” (i bianconeri si accingono a disputare il Campionato di Eccellenza con ambizioni di alta classifica) ma è anche vero che i padroni di casa ci mettono tanto del loro per facilitare il compito al blasonato avversario. L'undici saticulano, infatti, entra in campo molle e con la testa parzialmente ancora negli spogliatoi: non è un caso, infatti, che Annunziata e compagni buschino tre gol nei primi 17 minuti. La rinnovatissima Virtus si posiziona con un 4-4-2 in cui figurano i soli Annunziata, Guarino, Florio e Pace quali “survivors” della precedente gestione. In mezzo agiscono Pace e Laezza, con lo stesso Guarino piazzato basso a destra. Nella zona nevralgica Florio è assistito da Salvatore con Annunziata supportato da Bovino e Russo. L'inizio è choc: l'ottimo Marotta sfonda sulla fascia destra e mette in mezzo un pallone che Vaccaro stoppa e gira a rete. Doccia freddissima per i goti che non si rihanno e ne prendono un altro su corner quando Mocerino (8') svetta indisturbato e piazza alle spalle di Diba. Lo stesso estremo goto, 9 minuti dopo, pasticcia su rimessa e regala palla a Lenci che lo uccella di pallonetto. La Virtus si allunga, Annunziata resta scollegato, Florio va alla ricerca di spazi (anche sulla fascia) ma è soffocato dai dirimpettai che lo stroncano in ogni iniziativa (con la squadra che produce poco movimento e certo non agevola il compioto al capitano-play maker). Sugli out (ma non solo) i goti sono molli e toccano troppo palla; più tosti i ragazzi di Nola che entrano con cattiveria agonistica e infilano come il burro sulla loro destra d'attacco ove si distingue un Marotta in formato “road runner”. Solo tanta volontà si apprezza sul binario Guarino-Fimiani con i due baby che ci provano ma finiscono per squagliarsi al cospetto di avversari più granitici. Proprio Fimiani, però, si rende pericoloso in un paio di occasioni nella ripresa (ci sarebbe su di lui anche un penalty) ma le sue conclusioni sono troppo tenere. La partita ha poco altro da dire: inizia la girandola delle sostituzioni con Facchino che tenta di evitare la figuraccia gettando nella mischia l'esperto Nostrale. La difesa, in effetti, non sbanda più ma è anche vero che, ormai, il Nola ha tirato i remi in barca. C'è spazio solo per il rigore del definitivo poker timbrato da Grieco a 10 minuti dal termine. Avversario di altra categoria, amalgama ancora da cementare dopo la rivoluzione estiva e scarsa testa sono le attenuanti-Virtus del giorno. Nella speranza di migliori cose in vista dell'imminente “deb” in Campionato.

IL COMMENTO DI NICOLA FACCHINO

Non fa salti di gioia Nicola Facchino al minuto 91. Ma non fa neppure drammi. Il trainer saticulano, alla sua prima con la Virtus da principio di stagione, se la prende con la “testa” dei suoi ragazzi. “L'approccio alla gara è stato sbagliato”, fa presente l'ex Paolisi. Che insiste “E' stata una questione di atteggiamento errato nello scendere in campo. Tutto qua”. Dal punto di vista strettamente tecnico, invece, il timoniere goto esprime parole di altro tono. “Ho visto fare ai ragazzi le cose che abbiamo provato in settimana. Da questo punto di vista sono soddisfatto”. Indubbiamente, però, l'allenatore biancorosso avrà di che lavorare nei pochi giorni che separano dalla prima di Campionato: al di la del discorso mentale, infatti, l'undici ha palesato difficoltà a trovare spazi allungandosi troppo ed in troppe occasioni. Significativo il fatto che la squadra non abbia calciato una sola volta in porta nell'arco dei novanta minuti.























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