Sant'Agata de' Goti-Durazzano “Provinciale, si corre troppo”

(Giuseppe Fortunato da Il Sannio Quotidiano del 6 Settembre 2017)
Ancora una volta – per l'ennesima – arrivano alla nostra attenzione segnalazioni da utenti della strada preoccupati da varie condizioni di rischio che si vengono a determinare lungo la Strada provinciale Sant'Agata de' Goti-Durazzano. La conformazione della carreggiata, troppo stretta in alcuni punti, l'abbondanza di mezzi pesanti e la velocità di guida sostenuta a rappresentare le criticità dei cinque chilometri di asfalto che separano i due paesi. “Alcune volte – ci viene rivelato da un quasi quotidiano frequentatore della tratta in questione – hai la sensazione che le auto ti stiano venendo addosso. Si corre come se la strada lo consentisse: invece si tratta di un percorso ad alto rischio”. La “Sant'Agata de' Goti-Durazzano” è un itinerario prevalentemente rettilineo, conformazione che troppo spesso “seduce” gli amanti della velocità; la strada, però – come confida il nostro lettore e come più volte abbiamo già avuto modo di sottolineare attraverso le pagine della nostra testata – diviene in alcuni punti improvvisamente stretta, talmente stretta da consentire a stento (o da non consentirlo affatto) l'incrocio tra due mezzi, in ispecie quando uno dei due è un articolato.  Massima prudenza, quindi, anche considerando l'abbondanza di articolati in percorrenza (Durazzano è Centro dalla forte vocazione produttiva). Senza dimenticare come nelle giornate invernali le criticità si moltiplichino, in particolar modo quando precipitazioni più abbondanti “sciolgono” i fondi adiacenti la carreggiata. Capitolo rimedi: come sempre la miglior medicina sarebbe quella rappresentata dai soldi. Medicina, oggi giorno, difficilmente reperibile. La Provinciale andrebbe adeguata, riqualificata, allargata: ipotesi difficilmente praticabile e, comunque, non in tempi medi. Si potrebbe lavorare – trovando le opportune strategie di contrasto – sul fattore velocità: ma anche riguardo a questo aspetto le contromisure non sono di facile attuazione. I dossi artificiali, ad esempio, non sarebbero collocabili lungo questa tipologia di arteria. Non resta che un appello al buon senso civico sperando nelle Istituzioni affinchè le stesse possano individuare una soluzione fattibile e praticabile.

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