“Cure palliative e terapie del dolore”, “Sant'Alfonso” all'avanguardia

(Giuseppe Fortunato da Il Sannio Quotidiano del 17 Ottobre 2017)
Cure palliative e terapie del dolore. In regime ambulatoriale e, soprattutto, a domicilio di quanti ne facciano motivata e fondata richiesta. E' questo il prezioso servizio che viene elargito in tutto il territorio dell'Asl Benevento dall' Unità operativa Cure Palliative e Terapia del Dolore del “Sant'Alfonso Maria de' Liguori”, team coordinato dal giovane medico caudino Gianluca Esposito. Progetto realizzato grazie a fondi regionali, il percorso in questione si somma all'Adi, prestazione domiciliare di base già elargita dall'Azienda sanitaria. Con un plus, però, di alta specializzazione. In modo del tutto gratuito, infatti, un team medico polispecialistico ed infermieristico reca direttamente a casa dei pazienti quelle prestazioni – come detto in termini di cure palliative e di terapia del dolore – di cui gli stessi non potrebbero altrimenti godere. Il paziente-tipo, infatti, è quello terminale neoplastico. Colui il quale, cioè, è una sorta di paziente di nessuno: non più oggetto di valide terapie, lo stesso è spesso lasciato alla gestione delle famiglie nella fase del fine vita. Il team di “Cure palliative e terapie del dolore”, invece, va ad affiancare malati e congiunti in questo delicato momento: applicando, a titolo d'esempio, direttamente a domicilio “port a cath” e cateteri venosi – dispositivi per fornire nutrizioni e somministrare terapie altrimenti non acquisibili da parte del paziente. Un modo di approccio che abbina umanità e alta specializzazione: nelle case di coloro i quali godono della specifica prestazione – circa 300 quelli che sono stati presi in carico dallo “start” di Luglio 2016 – si reca un medico specialista nella branca, un infermiere specializzato e, ancora, il Cappellano del Sant'Alfonso, don Antonio Raccio. Entro la fine dell'anno, poi, al già folto gruppo si sommeranno anche oncologi e psicologi. Nessun costo, quindi, per le famiglie che potranno godere di un servizio tra le proprie mura che, ad oggi, non ha eguali nell'intero Meridione. Per poter accedere alla prestazione si deve contattare il medico curante informandolo, qualora non ne fosse al corrente, della specifica possibilità. Entro 48 ore dalla segnalazione il team di specialisti di “Terapia del dolore e Cure palliative” visiterà il paziente a domicilio per avere conferma della fondatezza del caso. Un numero telefonico dedicato, disponibile h24, andrà a fornire ulteriore affiancamento alle famiglie. Come prima detto, le prestazioni non sono solo domiciliari: quanti fossero in grado di deambulare autonomamente o di essere trasportati (si pensi non all'estremo di un malato terminale bensì anche ad un soggetto affetto da dolore cronico) potranno godere anche del trattamento ambulatoriale (qualora ve ne fosse necessità anche con prelievo e riaccompagnamento direttamente presso l'abitazione) da parte dei mezzi dell'associazione “Buona Sanità”. Entro Dicembre la mappa ambulatoriale verrà estesa: in affiancamento a quello santagatese ne aprirà uno in ciascuno dei distretti con prestazioni dalla cadenza settimanale. Un'iniziativa che merita ampia pubblicità in quanto esempio di una Sanità positiva ed in quanto possibile supporto di qualità nella gestione di situazioni mediche estremamente delicate.

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