Airola, Ufficio tecnico, plus di incarichi per Schettini

(Giuseppe Fortunato da Il Sannio Quotidiano del 4 Novembre 2017)
Nuove mansioni per Vincenzo Schettini. L'architetto, infatti, è stato investito della titolarità della posizione oranizzativa afferente l'Area tecnica “Edilizia privata e residenziale pubblica-Ricostruzione-Protezione civile-Manutenzione del Patrimonio e del Demanio comunale-Politiche energetiche e Sicurezza sui luoghi di lavoro”. Lo ha stabilito il Primo Cittadino Michele Napoletano con proprio decreto. Il funzionario di Palazzo Montevergine, in pratica, espande le proprie competenze che, ad oggi, inerivano i rami dell'Edilizia privata e residenziale pubblica e della Ricostruzione. L'architetto va ad inglobare, quindi, le titolarità che ricadevano in capo a Vincenzo De Sisto, da poche settimane collocato a riposo per raggiunti limiti di età. Dopo i pensionamenti di Sabino De Masi e la scomparsa di Luigi Rianna ed in vista della prossima uscita di Albino Riviezzo, è vera e propria emergenza nell'apparato tecnico del Municipio caudino. Come più volte è stato evidenziato da Michele Napoletano, si dovrà necessariamente ricorrere a procedure concorsuali per poter selezionare figure che potranno andare a sostituire le “colonne” che, come detto, hanno lasciato o sono prossimi a farlo l'attività. Intanto, al fine di tamponare le evidenti carenze apertesi nell'Organico, l'Ente airolano ha acquisito le prestazioni di Pasquale Aragosa, già vertice dell'Ufficio tecnico di Durazzano. Lo stesso opererà presso il Municipio caudino in forza di convenzione stipulata con l'Ente capitanato da Sandro Crisci. L'emergenza personale, però, non riguarda solo il settore tecnico: sono risapute le deficienze numeriche che attanagliano la Polizia municipale, ormai ridotta a sole cinque unità, e guidata da un Comandante che è egli stesso condiviso con San Martino Valle Caudina. Non si “abbonda”, del resto, neppure dalla parte dei “Tributi”. In ogni caso, l'eventuale esperimento di procedure concorsuali non potrà originare se non dopo l'approvazione del Bilancio di previsione.

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