Sant'Agata de' Goti, zona Pip: ipotesi ridimensionamento

(Sannio Quotidiano 17 Aprile 2018)  La zona Pip di Sant'Agata de' Goti potrebbe essere ridimensionata, nella sua estensione, e ristretta a superfici maggiormente aderenti alla contingenza economica del momento. Questa la valutazione che sta ponendo in essere la locale Amministrazione comunale. Progettata tra gli anni 1997 e 1998 (ultimata nel 2002), infatti, la zona industriale fu concepita su 127.000 metri quadri da ripartire, negli intenti iniziali, su 17 aziende. Successivamente si procedette a rimodulare su 27 lotti e, poi, su 49 – ipotizzando che sarebbe stato più semplice trovare più attività di piccole dimensioni interessate all'investimento. Ora come ora, complice la forte flessione negli investimenti registratasi dopo l'avvento dell'euro, solo una minima parte del Pip è stata effettivamente occupata. Tre, in particolare, gli imprenditori che stanno operando su un totale di 10.000 metri quadri con ulteriori due-tre aziende interessate ad accasarsi su una pari estensione. Ben che vada, quindi, da qui a qualche mese 20.000 metri quadri circa saranno in opera – il che è già ottimo risultato - a fronte dei 127.000 complessivi. Una sproporzione eccessiva la cui “forbice” difficilmente potrà essere ulteriormente ridotta, nonostante le agevolazioni che il Comune ha pensato per potenziali acquirenti e nonostante i timidi segnali di ripresa. La realtà è che il progetto Pip, come detto, è figlio di altri tempi e di prospettive economiche che sono ormai estranee agli orizzonti nazionali. Nel Pip mezzo desolato, intanto, hanno avuto vita facile in questi anni ladri, che hanno portato via chiusini, fili di rame e cabine elettriche. Come anche giovanotti protagonisti di corse notturne, coppiette e, non mancano mai, i soliti sversatori di immondizia. Arrendersi ai vandalismi? Assolutamente no. Il Comune di Sant'Agata de' Goti, infatti, ha puntato a ripristinare la funzionalità degli impianti aggiudicando definitivamente, nelle ultime ore, l'esecuzione di lavori per circa 70.000 euro. Gli stessi consentiranno la infrastrutturazione necessaria all'insediamento delle prossime aziende che, come logico, saranno concentrate a ridosso di quelle già operative. La riqualificazione restituirà a piena dignità circa 40.000 metri quadri dell'area essendosi ritenuto (giustamente) inutile e dispendioso procedere ad un intervento su tutta l'estensione. Un'azione che avrebbe dato un assist troppo gustoso a vandali e depredatori vari. Il parziale recupero del Pip, quindi, predisporrà il sito ai prossimi start up ma, come detto, sarà valutata una diversa iniziativa sulla gran parte che non potrà essere, neppure utopisticamente, occupata. Housing sociale, “percorsi vita”, punti di aggregazione e ricretativi “open air”: sono queste le principali ipotesi al vaglio di Palazzo San Francesco.

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