Airola, don Libero “Bottiglie di alcol anche su sagrato chiesa”

(Sannio Quotidiano 3 Maggio 2018)
Alcol, consumo di droghe. Ore piccolissime. C'è apprensione tra le mamme ed i papà di Airola rispetto alla realtà dei loro figlioli con particolare riguardo al rischio di devianze. Nonostante le tematiche siano di stretta attualità su scala globale, la sensazione che da più parti viene è che nel cuore della Valle Caudina – complice, forse, qualche soldino di troppo che circola nelle tasche degli adolescenti – il problema abbia punte che vadano oltre il “fisiologico”. Di queste tematiche abbiamo voluto parlare con don Libero Maglione, giovane parroco della Santissima Annunziata di Airola. “Devo dire, sarà anche per questioni di riservatezza, che mai alcuna famiglia ha denunciato il problema all'attenzione della parrocchia rispetto alle tematiche dell'alcol. Ahinoi, però – fa presente il sacerdote – basta farsi un giro con l'auto, nel post week end e prima che il servizio di raccolta prelevi il materiale. Dal Parco del Sorriso passando ai gradini dei negozi, abbondano le bottiglie di alcolici li lasciate abbandonate dai ragazzi. Una quantità ingente che indica un significativo consumo”. Anche i luoghi sacri non sfuggono alla regola “Anche sul sagrato dell'Annunziata troviamo bottiglie..”. Cosa fare per “distrarre” i ragazzi dagli eccssi? “Invito i giovani ad impiegare il tempo libero per costruire qualcosa di nuovo. Si impegnino nell'associazionismo, nello sport, animino le piazze. Sono a disposizione – insiste don Liberato Maglione - per mettere in discussione anche le mie scelte pastorali dando priorità ai giovani che sono il presente. C'è tanta bella gioventù e tanta altra da coinvolgere nella vita attiva”. In tal senso il parroco offre un aiuto concreto, tangibile “Metto a disposizione dei giovani anche gli spazi di competenza parrocchiale. Un'aula del Centro pastorale, ad esempio, può essere un laboratorio. Penso ad un tavolo di condivisione, ad un cineforum ad un camposcuola. L'importante è che i ragazzi imparino ad amare la vita. Noi siamo qui per camminare con loro”

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