Servizio idrico, malumore Frogiero

(Sannio Quotidiano 19 Maggio 2018)
Costi del servizio idrico aumentati e qualità dello stesso che non sarebbe proporzionalmente migliorata. Tonino Frogiero, volto noto della politica cittadina e già sindaco di Sant'Agata de' Goti, si fa in un certo senso portavoce del non raro malumore che serpeggia nell'ambiente rispetto alla questione Gesesa. “Sembrerebbe che vi sia stato un aumento dei costi anche fino alla misura del 30% - fa presente il legale santagatese - raffrontando gli stessi tra la fase antecedente l'affidamento e quella successiva. Si tratta di un contratto che non realizza pienamente gli interessi dei cittadini”. “Si coglie una diffusa lamentela - insiste l'esponente santagatese – con bollette più pesanti e, ripeto, standard qualitativi nell'erogazione dei servizi che non appaiono essere evidentemente migliorati. Basta ascoltare la piazza per cogliere una diffusa lamentela”. L'avvocato santagatese, come noto, sta lavorando da mesi alla creazione di un progetto che sia alternativo a quello degli uscenti. In tal senso lo stesso guarda lontano “Nell'ipotesi il nostro disegno dovesse riuscire ad approdare a Palazzo San Francesco – incalza Antonio Frogiero – bisognerà procedere ad una rimodulazione del contratto o, eventualmente, a trovare un altro partner”. Dal servizio idrico agli altri che sono in rampa di lancio. Il Comune di Sant'Agata de' Goti, infatti, sta provvedendo ad attivare le procedure per esternalizzare la riscossione dei tributi quali Tari ed Imu, sia con riguardo all'ordinario sia con riguardo al coattivo ed all'accertamento. “Non credo che questa possa rappresentare la strada giusta – insiste il professionista caudino – Il tutto si poteva risolvere internamente attraverso la formazione del personale. Ed, inoltre – si avvia a conclusione Frogiero – tali servizi non si possono implementare un anno prima di votare perchè in questo modo non si da la possibilità a chi arriva dopo di poter rimodulare i contratti a favore dei cittadini. Sono scelte sbagliate che finiranno per ricadere in capo a chi arriverà dopo”

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