Airola, “Cromo e zinco, siamo già contaminati”

(Sannio Quotidiano 27 Maggio 2018)  “La maggioranza attende i dati dell'Arpac per avere nozione di quali sostanze nocive si annidino nell'ambiente di Airola. Ma il web è già pieno di dati e di analisi, tutt'altro che tranquillizzanti, relative al nostro territorio”. Ad intervenire è Carmine Diodato, esponente di “Democrazia e Partecipazione”: lo stesso, in particolare, ha riportato alla memoria collettiva le conclusioni che furono tratte da uno studio posto in essere nel 2014 dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell'Università del Sannio di Benevento. “Quella ricerca fu condotta attraverso l'indagine su campioni di sedimenti fluviali tratti dall'Isclero nella sezione di essa compresa tra Airola e Sant'Agata de' Goti. Da quelle analisi risultarono valori anomali, su Airola, circa berillio, cromo, stagno, tallio e zinco. Ma mentre per alcuni elementi si poteva dubitare circa un eventuale causa naturale, i risultati della ricerca furono inequivocabili con riguardo a zinco e cromo. Fu stabilito chiaramente che la natura, con quei valori sfalsati, non c'entrava proprio nulla”. “Perchè, quindi – ancora Diodato - “Airola bene comune” indugia attendendo i risultati dell'Arpac? Sul fatto che il nostro territorio sia già contaminato vi sono già evidenze scientifiche. Non si deve attendere, bisogna solo intervenire con monitoraggio di acque, terreno ed aria. Per iniziare – insiste Carmine Diodato – perchè non si provvede a posizionare quelle famose sei centraline per i rilievi sull'aria?”. Altro riferimento viene dall'esponente in questione su una possibile relazione tra il fattore inquinamento ed una supposta incidenza tumorale che, sul territorio, viene indicata dallo stesso come maggiore rispetto agli standard medi. “Siamo innanzi ad una cronaca che è praticamente quotidiana. Un vero e proprio bollettino di guerra. Ad Airola non si muore più di vecchiaia ma di brutte patologie”. Un terreno molto delicato quello in cui mette piede Diodato. Fermo stante che esiste una relazione tra alcune neoplasie ed ambiente, mancano al momento dati pubblici sulle incidenze tumorali in paese. Si procede per sentito dire, ma è un sentito dire che desta allarme rispetto alla capillare diffusione di cancri e linfomi anche tra i giovanissimi. Un dato che fu, del resto, fu denunciato anche dall'attuale Presidente del Consiglio comunale Angelo De Sisto, che di lavoro fa il medico di base. Quello che è da comprendere è se le percentuali airolane siano effettivamente superiori a quelle rinvenibili in altri contesti territoriali. In tal senso, si attende un soccorso dalla statistica ufficiale.

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