Montesarchio, il rubinetto piange

(Sannio Quotidiano 8 Agosto 2018) 
Come prima, più di prima. La bella stagione 2018 non risparmia i cittadini di Montesarchio dal male di sempre. Quello, cioè, legato alla penuria d'acqua. Rubinetti a secco, docce che restano confinate nel limbo dei sogni e cittadini – come prima, più di prima – incavolati neri. La problematica, come da annuale consuetudine, riguarda la zona alta di Montesarchio o, quanto meno, in quel punto il disagio si percepisce in modo ancor più evidente. Le bacheche “social” facenti capo al paesone della Valle Caudina sono diventati un muro di “lacrime” (virtuali, ovviamente) dove i cittadini sfogano la personale amarezza. “Non ci è concesso di poterci lavare”, tuona una donna cui fanno eco altri cittadini, tutti convergenti nell'evidenziare il profondo disagio connesso alla convivenza improbabile tra afa e rubinetto a secco. “Non capisco, quest'anno stiamo assistendo ad una stagione estiva particolarmente piovosa...” evidenzia un'altra cittadina. E non si tratta, in effetti, di un'uscita fuori luogo. Se, infatti, gli anni passati – si pensi al 2017 – i mesi di luglio e di agosto erano stati caratterizzati dall'alibi di un significativo tasso di siccità, questo in corso sta viaggiando a ritmi di acquazzoni ben consistenti. Perchè, quindi, nonostante un agosto che più piovoso non si può, i residenti devono fare ugualmente i conti con la problematica? L'Alto Calore, da una parte, ha reso noto come, causa inconvenienti ai pozzi del Fizzo, siano da attendersi cali nella portata. Ma, oltre a questa, vi sono anche questioni strettamente comunali: non è un mistero che a Montesarchio, come altrove, la rete sia caratterizzata da un tasso di dispersione che esaspera i problemi già in essere; tra le priorità del Damiano secondo, quindi, v'è quella assoluta di intercettare i fondi per la riqualificazione della rete, iniziativa che già figurava nel programma elettorale edizione 2013. Intanto, qualche voce “d'opposizione” non esattamente sintonizzata sulle frequenze-Damiano, bisbiglia tra i denti come, alla fin fine, i cittadini di Montesarchio poco abbiano di che lamentarsi in nome del “chi è causa del suo mal pianga se stesso”. Non hanno risolto il problema durante il primo quinquennio – ci viene sussurrato all'orecchio – ma i montesarchiesi li hanno, ugualmente, sorretti con larghissimo ed incontestabile suffragio...

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