Sant'Agata de' Goti, ancora afa al Sant'Alfonso

(Sannio Quotidiano 7 Agosto 2018)
Ma che caldo fa. Ospedale Sant'Agata de' Goti: nuova estate, vecchia afa. Come già avvenuto in occasione delle precedenti stagioni calde, anche in quella corrente tornano a proporsi i soliti disagi presso il nosocomio di contrada San Pietro. Nelle stanze delle degenze fa caldo. In tutte quelle dove vi sono pazienti ricoverati. Da Medicina a Cardiologia, passando per Chirurgia ed Ortopedia, cambiano il piano e la corsia ma non la “musica”: operatori e pazienti si ritrovano in una condizione non certo confortevole. Particolarmente difficile la situazione durante il primo pomeriggio, quello in cui l'aria si ferma ed il sole picchia duro: le stanze “battute” che non guardano il Taburno hanno i raggi, praticamente, all'interno della stanze. E se già il periodo di ricovero, di per se, è cosa poco felice (in ispecie in un momento dell'anno in cui la maggior parte dell'Italia è con i piedi nell'acqua di mare), le temperature in corsia non possono che incrementare la noia. Come detto, la questione non riguarda solo i pazienti ma anche il personale medico e paramedico e tutti gli addetti che, in un modo o nell'altro, sono chiamati ad agire con puntualità in un ambito lavorativo nel quale la lucidità è componente fondamentale. Al caldo opprimente si sottrarrebbero altre zone, invece, quali Pronto soccorso e sale operatorie, che sarebbero sorrette da un adeguato sistema di refrigerazione. Si spera che in un futuro prossimo possa essere sanato il disagio che, si ripete, non è nuovo ma vecchio e già segnalato più volte. Con risultati che, purtroppo, sono noti a tutti.

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