Sant'Agata, didattica d'emergenza: ottimi risultati all'Ic2


Sannio Quotidiano 17 Maggio 2020

“Stiamo raccogliendo grande approvazione da parte delle famiglie. Si sono dette tutte contentissime di come abbiamo organizzato questa nuova forma di didattica”.

 La dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo numero due di Sant'Agata de' Goti, Elisabetta Di Maio, tira un bilancio a quasi esito di un anno scolastico scandito dalla situazione sanitaria emergenziale.
 E dalla relativa necessità di riadattare forme di insegnamento e di interazione con gli studenti nonchè una didattica che il vertice dell'Ic2 preferisce definire di “emergenza piuttosto che a distanza”.
 “Dopo una iniziale fase di disorientamento – afferma la Di Maio - abbiamo cercato di ricostruire una organizzazione nel fare scuola diversa da quello che abbiamo sempre fatto”

Materna, Primaria e Secondaria di primo grado i livelli di Istruzione riconducibili alla preside casertana, sparsi tra i plessi di Sant'Agata Capoluogo, delle contrade nonché di Durazzano. Livelli di età differenti, approcci necessariamente diversificati.

 “Abbiamo messo in campo azioni per garantire la presenza delle scuole, tentando di garantire quel riferimento anche affettivo rappresentato dai docenti e assecondando il desiderio di socialità dei piccoli. Siamo riusciti, in un certo senso, a salvaguardare il gruppo classe”.

Un risultato eccelso, in ogni caso, quello colto dall'Ic2. E, in tal senso, per l'impegno profuso, la Dirigente ha voluto “caldamente ringraziare docenti e genitori”.

 La prima fase nella gestione della nuova contingenza è stata quella di comprendere il possesso, da parte delle famiglie, di supporti e di competenze informatiche specifiche. La scuola, al riguardo, ha fornito i pc in propria disponibilità distribuendoli alle famiglie che ne avessero avuto necessità; insegnanti e genitori, poi, hanno “formato” quelle mamme e quei papà che avevano meno dimestichezza con software e tastiere.
 Superato il primo step logistico, si è passati alla fase dell'organizzazione didattica. Pura e vera. 

Abbiamo trovato immediatamente la strada giustaancora Elisabetta Di Maio – con orari stabiliti, attività diversificate, modifiche alle programmazioni. Rendendo gli obiettivi più semplici ed adattandoli alle nuove incombenze”.

 Due videolezioni settimanali all' “Infanzia” con bacheche virtuali disponibili ove accedere ad attività ludiche; tre videolezioni a settimana per le prime tre classi della Primaria con supporto degli insegnanti nei rimanenti giorni.
 Cinque videloezioni, invece, per le quarte e le quinte con potenziamento riservato alle materie cardine di Matematica e di Italiano.
 Alla Secondaria, invece, una videolezione a settimana per ogni materia con piattaforma per la consegna dei compiti.

 “Abbiamo puntato sulla qualità piuttosto che sulla quantità al fine di dare la possibilità, specie a quelle famiglie con più piccoli, di seguire i loro figli”.

 Impegno e risultati da parte degli studenti non sono mancati. “I docenti stanno rilevando uno studio ed una applicazione maggiori. Sembra paradossale, ma l'apprendimento appare molto più rapido e veloce con questi strumenti che piacciono ai bambini i quali, di fatto, sono nativo digitali. 
Hanno capito che il pc non serve solo a giocare. Ma consentitemi un nuovo plauso a docenti e genitori che si sono autoformati”.

 Ed ora il capitolo Settembre “Dobbiamo vedere quale sarà la curva, dobbiamo ascoltare il parere dei medici. Stante questa situazione epidemiologica, non credo si possa tornare in aula”.

Molto scettica la Dirigente, infatti, sulla capacità dei piccoli di osservare aspetti come il distanziamento, specie all'indomani di una prolungata astinenza di relazioni con i coetanei. 

In ogni caso dovrebbero dotarci di diverse condizioni di sicurezza con molto più personale docente e di collaborazione. E, poi, penso alle sanificazioni, alla disponibilità di detergenti: vi è una complessa questione di natura organizzativa da affrontare. D'altra parte, non da poco, si pone il problema serissimo delle famiglie con i genitori ambedue lavoratori”.

Bisognerà attendere, come comprensibile, quanto meno il mese di Luglio o quello di Agosto per lanciarsi in valutazioni più attendibili.
 Ora, intanto, ci si gode, sebbene in un contesto complicato, il successo di una didattica che ha fornito riscontri assolutamente positivi 



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