Giuliana Rea, che talentino: a 19 anni laureata con lode in Pianoforte


da Sannio Quotidiano 21 Luglio 2020
Diploma di Laurea magistrale in Pianoforte, vecchio ordinamento, presso il Conservatorio statale di Musica di Benevento "Nicola Sala"; Massimo dei voti condito da lode.
Il tutto, preziosa ciliegina sulla torta, centrato ad appena 19 anni. 

Un piccolo grande talento quello della santagatese Giuliana Rea, neppure ventenne, come detto, e già capace di tagliare, in modo eccellente, un traguardo che mediamente si coglie con qualche annetto in più sul groppone.
Nella giornata di ieri, per Giuliana – Relatrice la docente Carmelina Cirillo - l'atto finale a Palazzo De Simone.
Un punto di arrivo, allo stesso tempo un possibile, nuovo trampolino di lancio.
La prima, vera “stelletta”, in ogni caso, da fissare nel percorso di amore con il Pianoforte.
Un percorso germogliato ad appena otto anni, maturato lungo un arco di dieci anni di intensa dedizione fatti coesistere brillantemente con il percorso di studi ordinari conclusosi un anno addietro, anche questi con il massimo dei voti (e lode), con la Maturità classica conseguita presso l'Istituto di Istruzione Superiore “De' Liguori”. 

Già vincitrice del Concorso internazionale di Esecuzione musicale “Città di Airola”, la giovane Rea vanta esibizioni in occasione dei concerti in onore della Madonna delle Grazie nel chiostro di San Francesco e nel contesto di più manifestazioni quali, dal 2013 ad oggi, la “Festa europea della musica” di Benevento. 

Tecnica e sentimento, competenza e passione che vanno oltre la didattica in senso stretto. 
L'amore per il pianoforte...cosa mi abbia fatto innamorare? - racconta Giuliana – Il fatto che ha solo ottantotto tasti, un numero finito, con i quali, però, è possibile creare l'infinito”. 
Il ricordo del primo approccio con lo strumento, ad otto anni e mezzo, l'ammissione, ad appena nove, al Conservatorio sannita, “la mia seconda casa”. 

L'emozione di quelle tre rampe di scale ascese per la prima volta, il primo contatto con colei che – la docente Cirillo – sarebbe divenuta il suo Virgilio, “un grande cuore in cui c'è posto per ogni suo allievo”. Cuore ma anche “genialità”, come racconta la 19enne Rea, da parte di una docente capace “di dare vita ad ogni singola nota”, di “spiegare concetti musicali molto difficili per una bimba di nove anni giocando con la fantasia...”. 

Quindi quella Laurea che “mai avrebbe pensato di cogliere nel bel mezzo di una pandemia”, il pensiero ai genitori, alla “dolcissima sorella”, ai nonni ed agli zii, capaci di infonderle coraggio nei momenti di fisiologica difficoltà. 
Ma c'è un grazie anche alla musica in quanto tale, “che mi ha insegnato a comprendere a trecentosessanta gradi il valore del sacrificio e della perseveranza”. 
Ventisette settembre 2010, una bimba varca la porta del Conservatorio; 20 luglio 2020, una donna percorre quella porta, in senso inverso. Con una vita davvero radiosa che la attende.

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