Sant'Agata, Pd e De' Goti "Il nulla cosmico"

La consolidata tracotanza di chi, nel 2020, si è proposto sotto mentite spoglie, per amministrare questa Comunità, oggi bistrattata e mortificata che subisce il "silenzio indifferente ed irresponsabile" di un Governo cittadino che “non amministra”, è oramai constatata, non solo da quelli che all’epoca presagivano questo disastro ma anche da tanti altri loro sostenitori, a meno di qualche facinoroso irrinunciabile tifoso, i quali, oggi, comprendono i danni che stanno subendo i cittadini e il nostro territorio.

Abbiamo fatto appello, tante e molte volte, nelle Istituzioni ad Istituzioni, come continuano a farlo ancora oggi anche i movimenti civici e cittadini, affinché venissero affrontati temi come quello della Sanità, sia ospedaliera del P.O. Sant'Alfonso Maria de' Liguori sia territoriale come quella dei 118 demedicalizzati, affinché ci si rendesse conto del "rischio concreto” di interruzione di pubblico servizio e della fine del Sant'Alfonso, decretata dal disimpegno e disinteresse generale e dall’abbandono di una priorità, affinché si lottasse per l’attuazione del DCA 41/2019. Sebbene ci possa essere soddisfazione da parte di tutti (compresi noi) per la convenzione con la “Fondazione Pascale”, è noto a tutti che questo passaggio non è certamente la soluzione per l’attuazione del DCA 41/2019, non è certamente equivalente ad avere un ospedale funzionante a pieno regime.

Purtroppo, siamo costretti a sottolineare anche i silenzi e le assenze sui temi della programmazione finalizzata ad attrarre investimenti (pessime le performance sul PNRR e non solo del nostro Comune). Dobbiamo evidenziare il modus operandi, alquanto bizzarro e inopportuno, di questa maggioranza rispetto al tema della gestione del Servizio Idrico Integrato: scelte amministrative che, come preavvisati, sono state bocciate dalla Corte dei Conti Regionale. Per non parlare dei continui ed avanzati richiami e osservazioni ad importanti strumenti amministrativi come il Bilancio ultimamente approvato dalla maggioranza consiliare che non ha voluto ascoltare e approfondire dirimenti e disallineati aspetti contabili. Ed ancora le rincorse a fronteggiare pessime figuracce come l’esclusione (solo Sant’Agata) dalla lista dei comuni beneficiari in relazione ai danni da peronospora del 2023, per la quale si sono attivati, per approfondire la questione e correre ai ripari, soltanto dopo la nostra interrogazione inviata il 6 febbraio 2024.

PUC "scomparso", pianificazione culturale del centro storico inesistente, assenza delle attività e servizi sociali, benefici alle attività produttive commerciali di bonus non ancora erogati, fantomatici nuovi annunciati strumenti di pianificazione turistici e commerciali comprensoriali dei quali non si leggono sostanziali iniziative ma solo annunci spesso imbarazzanti su documenti intestati a format di altri enti comunali, carenza nel dibattito amministrativo locale ed un protagonismo politico territoriale ormai disperso da qualche tempo.

E se pensiamo alla sicurezza del nostro territorio, non solo quella legata ai dissesti naturali causati dall’abbandono, ma anche quella dei disastri colposi di alcuni. La sicurezza, quella da noi evidenziata da ottobre scorso, minata da una escalation di furti e violazioni di domicilio che è stata, di contro, bistrattata con dichiarazioni pubbliche del sindaco alquanto imbarazzanti, oggi ravvedutosi (seppur assente nei luoghi preposti), strumentalizzando la notizia delle task force delle forze di polizia attivate negli ultimi giorni: un girotondo imbarazzante e ridicolo!

Il tempo è stato certamente galantuomo, purtroppo a danno di tutti per qualche capriccio di pochi, ben noti, che all’ultimo giro non hanno ritenuto di dover adempiere ai propri doveri istituzionali ma hanno soddisfatto solo spiccioli e maldestri interessi di parte: la mediocrità di personaggi diversi e distanti, uniti solo per opportunità contingenti, con gli ultimi tifosi rimasti che hanno l’abilità di far diventare i disastri buone pratiche amministrative.

Insomma, non possiamo nemmeno dire che ormai siamo alla frutta, perché è marcia!

Non ci resta che “piangere” constatando che la “non gestione del post dissesto”, una ordinaria azione amministrativa, rischia di condurci ad un nuovo dissesto e che questa condizione amministrativa statica non vive di nuova linfa ma di inerzia del passato.

Commenti

  1. ANALISI PERFETTA E DETTAGLIATA...CITTADINI AVVILITI E RASSEGNATI...CI VUOLE SOLO UN MIRACOLO...MA QUELLO CHE PIÙ INDIGNA È LA SPUDORATEZZA DELLA PSEUDO GESTIONE !!! CHE DIO CI AIUTI....

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  2. Abbiamo le strade delle contrade intorno Sant'Agata ridotte a gruviera, pericolose anche perché purtroppo non abbiamo nemmeno illuminazione stradale, erba alta dove si nascondono cinghiali che compaiono all'improvviso sulla carreggiata, al buio e dove ogni sera si rischia di fare incidenti

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