Sant'Agata, continuità o.."si cambia"?

Si proseguirà lungo il solco del decennio valentiniano, attraverso la figura del candidato sindaco
Giovannina Piccoli, o si virerà in direzione Antonio Frogiero?
E' questo il quesito principe sulle sponde saticulane. Gli uscenti ripropongono Marco Razzano (dato più volte out) ed Oreste Viola (dato come deluso per la mancata investitura quale papabile “Primo”). Ma non vi sono Viscusi, Montella, Giuseppe Izzo. Non v'è più Alfonso Maria Di Caprio.
Vi sono diversi nuovi ingressi nella formazione di ispirazione valentiniana, nuova linfa per ravvivare una squadra che meritava effettivamente un ricambio d'aria.
E c'è Valentino che, dopo lo schiaffo di dodici mesi addietro, mira a confermare la leadership cittadina con un risultato eclatante (quota 1000?).
Da quest'altro lato, come detto, l'ex sindaco Antonio Frogiero cui va il merito di aver posto un punto fermo da oltre 24 mesi non lasciandosi travolgere dai venti anarchico-confusionari che spesso aleggiano nel centrodestra.
E che in passato hanno solo prodotto confusione.
Usato sicuro con i vari Pietrovito-Campagnuolo-Razzano e tanti giovani di qualità e di “contatto” col territorio. Oltre alle due formazioni ufficialmente presentate, poi, vi è anche una lista dei non-candidati. Perchè sono tanti i pezzi da novanta rimasti fuori dai giochi. Si pensi ad Alfonso Ciervo, sempre radicatissimo nel Nord Isclero, all'uscente assessore Valerio Viscusi – che veniva dato addirittura in transito in area Frogiero – all'uscente consigliere di maggioranza Angelo Montella. Per non parlare di Luigi Di Nuzzi, uscente esponente dell'opposizione e già sfidante (perdente) di Carmine Valentino nel 2014. Solo alcuni dei nomi che, con i loro appoggi, potranno spostare importanti consensi.
Non v'è il Movimento Cinque Stelle, per il resto, clamorosa mancanza per un partito di Governo sebbene cosa già ampiamente preventivabile da mesi. Non v'è la Lega, che pure annunciava di avere gli uomini per “correre” e che, come dagli stessi attivisti spiegato, deluciderà presto sulle motivazioni dal “passo di lato”.
Da registrare, in coda, il “tentativo” che sarebbe stato posto in essere al fine di costituire una terza lista. Una possibilità, tuttavia, cui – probabilmente – gli stessi promotori, in fondo, non hanno mai creduto. Solo, come più di qualcuno la “legge”, una mossa “destabilizzatrice”?

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