Entony, una storia di amore dalla scuola di Faggiano


(Sannio Quotidiano 23 Maggio 2019)
Una storia di inclusione, di vera amicizia. E' quella che viene dall'Istituto comprensivo numero due di
Sant'Agata de' Goti, complesso guidato dalla dirigente Elisabetta Di Maio, e, in particolare, dalla sede periferica di Faggiano.
E' nell'edificio del Nord Isclero che ha preso forma, negli anni, una bellissima vicenda di didattica e, soprattutto, di umanità.
Al centro della vicenda c'è un bimbo della classe quinta della locale Elementare – Entony Pasquarella.
E, con lui, l'intera classe che lo ha accompagnato nel ciclo dell'istruzione, dal primo anno della Primaria fino a giungere, oggi, alla conclusione del percorso.
Entony è un bimbo affetto da diverse disabilità, molto limitanti.
I suoi compagni, però, si sono sostituiti con costanza ed assidua presenza alle sue difficoltà. Soccorrendolo in modo spontaneo, continuo.
Nei piccoli e nei grandi adempimenti. Sgombrando, per quanto possibile, il percorso del loro compagno dalle difficoltà del quotidiano.
Creando un corpo armonioso che ha dato ad Entony l'opportunità di vivere con serenità le ore scolastiche.
Agevolato, curato, amato dai suoi tredici compagni. Dai suoi tredici angeli in grembiulino. Ed è sorprendente come questa empatia si sia conservata intatta lungo cinque anni: lungo un arco di crescita, cioè, che comunque spazia dalla fase del post-asilo a quella del quinto anno ed alla annessa evoluzione psico-fisica che, ormai, ha reso i bimbetti di cinque anni prima dei quasi adolescenti.
E la storia di amore è destinata a continuare, quanto meno negli intenti dei protagonisti: sembrerebbe, infatti, che la classe, nella sua interezza, avrebbe chiesto al Dirigente dell'Oriani di conservare l'unità della classe anche nella ormai prossima scuola media.
Questa bellissima pagina, come detto, è stata debitamente celebrata con tanto di consegna, ieri l'altro, di attestazioni di merito “per l'esempio di amicizia, di affetto e cura dell'altro”. Menzione speciale, come ovvio, va anche al corpo didattico.
Dalla dirigente alle docenti Carmine Meccariello, Giuseppina Cesare, Maria Simone, Antonietta Norelli, Immacolata Amoriello passando per la figura della referente inclusione, insegnante Natale. Bullismo? Prevaricazioni? A Sant'Agata de' Goti, come del resto anche altrove, esiste ancora una gioventù sana. Quella che ristora i cuori e da una concreta speranza nell'ottica di una società migliore.

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