Mario Riola, il ricordo a 20 anni dalla tragica morte

(Sannio Quotidiano 4 Maggio 2019) 
Era un ragazzo benvoluto da tutti. Semplice e spontaneo.
Una tragica fatalità lo strappò alla sua giovane vita venti anni fa, un arco di tempo significativo che, però, non ne ha scalfito l'affettuoso ricordo presso la Comunità locale.
Nasce da questo presupposto la bellissima iniziativa intrapresa dall'associazione “N'ata storia” di Bucciano che, nella giornata del 1 Maggio, ha voluto omaggiare la figura di Mario Riola.
Mario era un pastore di Bucciano che, in un maledetto pomeriggio del 22 agosto 1998, perse la vita precipitando, per oltre venti metri, in un dirupo del Massiccio del Taburno.
Come si ebbe a ricostruire all'epoca, il giovane – 36enne – aveva smarrito gli animali e, quindi, si era messo alla ricerca degli stessi attraverso una zona impervia. Non lo videro tornare né vi fu la possibilità di rintracciarlo – all'epoca i telefonini erano merce più che rara.
Partirono le ricerche e, alla fine, il corpo senza vita del ragazzo fu rinvenuto in fondo ad un crepaccio. Dopo ben otto giorni di assidue attività. Così termino la vita di un giovane umile ed operoso, amato dai suoi concittadini. Tra le montagne che erano la cornice del suo lavoro quotidiano.
Quelle qualità non sono state dimenticate. E gli amici di allora hanno voluto rinnovarne il ricordo. In onore di Mario Riola è stata ideata l'iniziativa “Sentieri aperti 2019”, tradizionale appuntamento coniato “N'ata storia”. Il sodalizio buccianese, che promuove il territorio nei suoi usi e nei suoi costumi, ha pensato di realizzare una croce da deporre sul luogo della scomparsa di Mario. L'hanno fatta realizzare e portata sul posto dopo un lungo percorso condiviso con le tante persone che hanno dato vita alla passeggiata nella natura – con loro anche i nipoti di Mario - Nicoletta, Antonella e Pietro.
Grande commozione per i fratelli Cinzia, Carmela, Gina, Gigino e Biagio – la mamma Antonietta non v'è più. Che non hanno potuto seguire materialmente la “carovana” di trekkisti, considerando l'impeditivo cammino, ma hanno accompagnato con pensiero, e con infinita riconoscenza, la lodevole iniziativa



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