Montesarchio, il Vaso di Asteas "brilla" al Quirinale


(Sannio Quotidiano 5 Maggio 2019)
Il Ratto d'Europa torna in quella platea che lo ebbe a promuove alla visibilità internazionale. Come
già anticipato da “Il Sannio Quotidiano”, infatti, il prezioso reperto ha lasciato temporaneamente le stanze museali di Montesarchio per essere esposto, nel contesto di un discorso che vale anche quale prezioso marketing territoriale per la Valle, presso il Palazzo del Quirinale di Roma.
Il vaso di Asteas ha troneggiato per il taglio del nastro della mostra “L'Arte di salvare l'Arte”.
Al momento hanno preso parte, tra gli altri, Ferdinando Creta - direttore dell’Area archeologica del Teatro romano di Benevento, direttore del Museo Archeologico del Sannio Caudino di Montesarchio e Direttore artistico del Museo Arcos – ed il Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, Comandante del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
Il medesimo Corpo che, non a caso, consentì il ritorno del reperto in Patria dopo le peripezie seguite al suo fortuito rinvenimento nelle campagne dei Paolini di Sant'Agata de' Goti e concretizzatesi attraverso canali più o meno ufficiali di mezzo mondo.
Ma si diceva del ritorno in Quirinale. Ebbene si, perchè fu in quella sede, presso il Salone dei Corazzieri, che l'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del cinquantenario della firma dei Trattati di Roma, lo volle quale simbolo dell'Europa unita.
Era l'anno 2007 e, al cospetto dei grandi del vecchio Continente, il “Vaso di Asteas” potè porsi come simbolo dell'Europa unita.

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