Ipm Airola, arrivano gli ispettori

(Sannio Quotidiano 12 Settembre 2019) Arrivano gli ispettori all'Istituto penitenziario minorile di
Airola. Questa è la decisione che è stata assunta dal Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in relazione alla vicenda del permesso concesso per festeggiare la maggiore età ad uno degli assassini della guardia giurata napoletana uccisa nel 2018.
In particolare, gli 007 ministeriali dovranno comprendere se la procedura di rilascio del permesso in questione è stata posta in essere in modo regolare. L'episodio origina, come già raccontato da “Il Sannio Quotidiano” nella edizione di ieri, nel marzo 2018 allorquando il 52enne vigilante Francesco Della Corte, in servizio presso la Metro di Piscinola, fu ferito gravemente a colpi di spranga da tre minorenni che volevano sottrargli la pistola di ordinanza.
L'uomo, rinvenuto dai poliziotti col capo ricoperto di sangue, venne trasportato in ospedale, operato al cervello e, quindi, trattenuto in coma farmacologico. Le cure, tuttavia, non consentirono di strapparlo alla morte. Tre furono i giovani – due 16enni ed un 17enne – incastrati dall'attività investigativa. Tragici i dettagli emersi: i ragazzi avevano aggredito alle spalle l'uomo colpendolo ripetutamente al volto ed alla testa con i piedi di un tavolo recuperati per strada. Condannati a 16 anni e 6 mesi per omicidio volontario aggravato dalla crudeltà, i ragazzi erano stati trasferiti in diverse strutture detentive. Uno di essi presso l'Ipm airolano.
Proprio il ragazzo ristretto in Valle Caudina aveva ottenuto, su istanza presentata a luglio tramite il legale, il permesso di festeggiare la maggiore età presso una canonica non lontana da Airola. Quindi le foto di quei festeggiamenti che erano uscite fuori, tramite social, con le immagini di baci, abbracci e palloncini che avevano indignato non poco la famiglia della vittima. Una questione, per essere chiari, di sostanza ma anche di forma. Il permesso premio di cui ha beneficiato il giovane presuppone una serie di “nulla osta” da parte del personale operante presso l'Ipm, non ultimo quello degli assistenti sociali. Gli ispettori di Bonafede dovranno verificare se tutta la catena ha osservato i dovuti passaggi. Anche e soprattutto perchè, rispetto alla efferatezza del crimine, il “premio” è giunto dopo appena un anno di restrizione. 

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