Sempre più urgente rintracciare quella che sarà una soluzione definitiva per quel che riguarda la strada provinciale che congiunge Sant'Agata de' Goti con Moiano. E questa volta non parliamo di cinghiali e di dissesto del fondo viario, aspetto quest'ultimo sul quale la Provincia è in realtà intervenuta rifacendo radicalmente il tappetino lungo abbondanti tratti. Al di là, quindi, di quelle che sono situazioni relative alla manutenzione ordinaria, ciò che si va a denotare sempre in misura maggiore è il limite strutturale dell'arteria in questione in ispecie in rapporto alla mole di traffico che la interessa. Nelle ore di maggiore interesse, ovvero in quelle che coincidono con l'ingresso e l'uscita delle scuole e degli uffici, si assiste a rallentamenti e veri e propri intasamenti anche legati al fatto che i mezzi pesanti, quando si incrociano, sono fondamentalmente costretti in alcuni punti ad arrestare la marcia e a calcolare vicendevolmente i centimetri. Intensa è la circolazione di bus del trasporto pubblico così come anche quella dei mezzi di grossa stazza di natura commerciale. Come già abbondantemente spiegato, l'itinerario in questione è di assoluta e centrale strategicità rappresentando fondamentalmente una via obbligata nelle dinamiche di questa fetta di entroterra; Ora come ora, risulta essere praticamente impossibile adottare dei provvedimenti restrittivi. Sicuramente, però, nel momento in cui ve ne sarà la possibilità, sarà inevitabile e consequenziale sposare soluzioni al fine di limitare la circolazione dei mezzi pesanti. Ed in tal senso il completamento della tratta santagatese della Fondovalle Isclero rappresenta sicuramente un passaggio praticamente chiave. Nel momento in cui si offrirà pertanto un'alternativa in tal senso, sarebbe auspicabile riservare la Sant'Agata-Moiano esclusivamente ai mezzi ordinari dirottando il traffico più robusto sulla nuova viabilità. Discorsi che, però, allo stato dei fatti risultano essere tristemente prematuri.
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