Detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. È questa l'ipotesi accusatoria gravante in capo a cinque persone finite al centro di una indagine eseguita da personale della Squadra Mobile della Questura di Avellino su input del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale irpino e, ancor prima, della locale Procura della Repubblica. Un'indagine che ha il suo cuore in Valle Caudina e, come si apprende, tra San Martino Valle Caudina e Cervinara. Cinque le persone raggiunte da misure cautelari, due delle quali poste agli arresti domiciliari ed ulteriori tre gravate da obbligo di dimora nel Comune di residenza. Tra le figure coinvolte anche donne, due delle quali risultando essere strette congiunte di una figura legata alla locale criminalità e la cui abitazione avrebbe rappresentato il cuore dell'attività di spaccio. Importante, al riguardo, l'elemento probatorio fornito dal sistema di videosorveglianza tant'è che nelle carte della procura si fa riferimento a “mirate operazioni di osservazione e sorveglianza nelle immediate adiacenze dell’ abitazione”. Cocaina e hashish le sostanze oggetto di traffico per mano di una organizzazione che, come da ipotesi accusatorie, si procurava la sostanza stupefacente presso fornitori siti in Napoli per poi provvedere allo spaccio al dettaglio sul territorio. In quello della Valle Caudina ma anche in altri Centri dell'Irpinia. Oltre a quelle raggiunte da misura, ulteriori due figure risultano sottoposte ad indagini per il delitto di favoreggiamento, dal momento che avrebbero aiutato alcuni degli indagati ad eludere le attività indagatoria. I soggetti in questione sono stati tutti sottoposti a interrogatorio preventivo come da nuova normativa penale al fine di poter rappresentare le proprie ragioni: una difesa che tuttavia non ha retto all'urto dell'accusa.
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