La Provinciale Sant'Agata-Durazzano continua ad essere feconda di insidie e di rischi per gli automobilisti.
Tra buche e crateri, infatti, gli ungolati ci mettono il peloso zampino.
Grande scorribanda nella serata di ieri (14 Gennaio, n.d.r.) lungo la strada in questione dove un folto gruppetto di esemplari ha creato qualche apprensione negli automobilisti. Solo qualche giorno addietro, si ricorda, l'intervento dell'ex sindaco Sandro Crisci che aveva evidenziato come, nella persistenza di un profondo e diffuso ammaloramento, "ad oggi, dopo circa otto mesi dal primo sollecito, si registra come la Provincia sia inerme".
"Siamo a fronte di una situazione che è abbastanza grave - aveva aggiunto il Vicesegretario di Forza Italia - non possiamo essere trattati in questo modo dalla Provincia di Benevento perché anche Durazzano, come Comune, vi appartiene pur ricadendo nella parte periferica del suo territorio. E Caserta, giustamente, dice che apparteniamo alla provincia di Benevento".
Ebbene, oltre alla situazione descritta, l'imperversare dei cinghiali che hanno trottato in cinque-sei, in corrispondenza di Santa Maria Scozzese, ancora in territorio saticulano, buttandosi da una parte all'altra della carreggiata.
Frenata brusca da parte di un conducente che, all'ultimo, ha scansato l'impatto buscandosi solo una grande paura ma nessun danno, fortuna per lui, alla persona o al veicolo.
Occhi aperti, quindi, due volte quando si viaggia lungo la specifica tratta: una per mettersi al riparo dai crateri, l'altra dal pericoloso pascolare delle voluminose bestiole.
*Foto web
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