Statistiche: annus horribilis per Benevento e provincia. Già i dati relativi ad evasione
fiscale e qualità della vita avevano relegato il capoluogo sannita a posizioni
poco onorevoli . Ora anche i dati sui flussi turistici non hanno portato buone
nuove. E la cosa fa veramente poco piacere se è vero che il Sannio dovrebbe -
per naturale vocazione - ‘poggiare’ su
agricoltura e turismo. I dettagli della graduatoria – fresca di pubblicazione –
rivelano amare sorprese che, probabilmente,vanno anche oltre le peggiori
aspettative. Per quanto riguarda le presenze - vale a dire il numero di
pernottamenti effettuati dai visitatori – Benevento si assesta al penultimo posto
in assoluto. Peggio di Benevento solo Isernia. Con la differenza che tra le due
realtà sussiste una differenza notevole - a vantaggio del capoluogo sannita – quanto a storia e quantità di reperti. Va un
tantino meglio, se così si può dire, nella graduatoria degli arrivi, cioè in
quella relativa al numero dei clienti ospitati negli esercizi ricettivi (quelli della ristorazione). In
questo ambito il Sannio precede Isernia e la provincia sarda del Medio
Campidano, tra le più piccole d’Italia. La maggior parte delle presenze è
tricolore. Tra gli stranieri dominano i tedeschi , con una sorprendente
componente di australiani. Riassumendo, i dati non sono affatto entusiasmanti.
V’è da dire, ancora, che il sondaggio si riferisce alla fase antecedente la ‘elevazione’
della Chiesa di Santa Sofia a patrimonio UNESCO. Che Santa Sofia possa
risollevare da sola le nostre sorti?
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