Le scritte idiote di chi non ha imparato


Il trentennale della morte di Raffaele Delcogliano – unitamente ai fiumi di parole, spesso conditi da  iper formalismo, che la hanno accompagnata - nulla hanno insegnato alle coscienze dei soliti poveri imbecilli.
Quella giovane morte figlia delle degenerazioni ideologiche non è valsa a fermare la mano del cretino di turno. Una scritta infame e becera dedicata agli anziani partigiani Crocco e Festa ci ricorda come l’ odio e l’ ottusità di matrice politica siano sempre vivi nelle menti e nei cuori. Chi è di destra/chi è di sinistra rimane, ancora, per qualcuno – ai principi del terzo millennio – il nemico. Una preclusione aprioristica al dialogo, al confronto. Una chiusura che è la stessa che ha insanguinato le strade di mezza Italia nella guerra di fine anni ’70 - inizi anni ’80. E sarebbe ancor più grave se quelle scritte siano state vomitate da un autore che quegli anni ‘di piombo’ li ha vissuti. Significherebbe che da quei tg carichi di sangue, da quei funerali di Stato, da quelle tensioni percepibili ad ogni centimetro di strada, non ha imparato nulla. 

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