Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Come uscire dalla galoppante crisi che affligge la nostra Nazione? Gli italiani
la ricetta ce l’ hanno. Che i parlamentari, quelli di tutti i colori, si
decurtino i propri lauti compensi.
Gli sperperi della politica sono tanti e
vari, perpetrati ad ogni livello. Molte volte, però, gli esempi vengono dal
‘basso’. Dalle realtà di paesi piccoli, dove vi sono sensibilità, anche tra i
politici, maggiormente attente alle problematiche sociali. Fa bene al cuore,
quindi – come si suol dire – apprendere, in un contesto di diffusa malapolitica
– di belle storie e di esempi che giungono anche dalla nostra Valle Caudina Gli
amministratori di Arpaia, ad esempio, hanno deciso di rinunciare al loro compenso.
Una novità introdotta dal neosindaco – Mario Carmine D’ Ambrosio – che non percepirà le indennità connesse alla sua
carica. A sposare il suo esempio saranno anche gli altri componenti della
Giunta locale. Formata, si rammenta, dagli assessori Ciro Clemente Tancredi e
Mauro Servodio. I tre componenti l’ Esecutivo locale devolveranno, pertanto, le
loro spettanze al ramo comunale che si occupa dei Servizi Sociali. Grave è,
infatti, lo stato di indigenza in cui versa una molteplicità di famiglie locali.
Un tema, questo, evidenziato – nel corso della recente tornata elettorale – dai
quattro contendenti alla massima carica comunale. Encomiabile, quindi, il gesto
del sindaco - unitamente a quello degli altri due esponenti – che, andando al
di la dei facili slogan elettorali, ha posto in essere una azione di concreto
aiuto e supporto a quelle fasce della sua realtà versanti in contingenze di
difficoltà. La rinuncia alla indennità
è stata fissata con apposito atto deliberale – il numero 46 del giorno 5 corrente
mese. Nel voluto del documento si apprezza, altresì, come le indennità siano,
piuttosto, devolute in un apposito stanziamento con destinazione “contributo persone
indigenti e/o a favore di interventi operanti nel sociale a venti attinenza con
il territorio”. A quanto rinunceranno, quindi, il sindaco ed i suoi assessori?
L’ indennità di Mario Carmine D’ Ambrosio sarebbe stata pari ad euro 1.171.
Quella dell’ assessore Tancredi ad euro 195. Servodio, ancora, oltre alla
medesima somma del suo collega assessore, rinuncia – per un totale di euro 455
– anche al corrispettivo legato alla funzione di vicesindaco. Esempi da seguire,
da indicare da esempio alla politica dei cosiddetti ‘grandi’. Non omettiamo di
rammentare come anche gli amministratori di Bucciano – guidati dal sindaco
Matera - abbiano, sin dal loro insediamento, devoluto le rispettive spettanze
al ramo sociale del proprio Ente comunale.
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