SANT'AGATA DEI GOTI- Farina invita a riflessione, la maggioranza dice no.Passa l'imposta di soggiorno
Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Seduta consiliare affollata di contenuti e – considerando orari e temperature – anche di gente. La scaletta prevede – all’ ordine del giorno – la approvazione di una serie di regolamenti: quello, in primis, relativo all’ uso del gonfalone Comunale, quello inerente l' utilizzo del sistema di videosorveglianza entro il perimetro comunale, l’ IMU ed, infine, la imposta di soggiorno.
Ulteriore
argomento riguarda, poi, la approvazione degli elenchi definitivi relativi ai
soprassuoli percorsi dal fuoco nel comune saticulano nell'anno 2011 nonché,
ulteriore regolamento, quello concernente la assegnazione di aree nel Nucleo
P.I.P. Capitone. Proposta- in esordio –
di inversione dell’ ordine del giorno – avanzata dall’ avvocato Pietro Farina,
consigliere di opposizione in quota PDL. Il ‘berlusconiano’ chiede – invertendo l’ ordine ‘ufficiale’ – di
principiare la discussione dalla eventuale approvazione del regolamento
inerente la cosiddetta ‘imposta di soggiorno’. Proposta, giustificata dalla
presenza in platea d vari soggetti interessati, non accolta. La normativa
disciplinante la videosorveglianza e,
ancor prima, quella riconducibile all’ uso del gonfalone, passano alla
unanimità. Qualche inghippo si incontra all’ atto del vaglio del regolamento IMU.
‘Non siamo d’ accordo nella sostanza’ – chiarisce Alfonso Ciervo, ex sindaco,
che prosegue “L’aumento relativo alla seconda casa nella nostra situazione
territoriale merita una ulteriore riflessione onde non scoraggiare gli investimenti”.
“Con queste aliquote” – replica Valentino – “rispetto al 2011, incasseremo -
come Ente comune - circa 170.000 euro in meno”. Il capogruppo Michele Razzano -
concordando con Ciervo – annuncia l’ astensione.
Di seguito, si sviluppa un ‘dibattito’ squisitamente
tecnico entro le fila della medesima maggioranza. Perplessità si riscontrano –
in modo particolare – sul senso stesso di una discussione che va ad esprimere
il proprio voto su questioni già oggetto di legge Ma, paradossalmente, anche questo
dato è prescritto dalla norma stessa. Clima di stanchezza, con una seduta che
si trascina a stento tra consiglieri che entrano ed altri che escono suscitando
il rimbrotto del Presidente Iannotta e del segretario Iacobellis. Si passa, di
seguito, alla discussione relativa all’ approvazione del regolamento
introduttivo della imposta di soggiorno. Tema ‘clou’ della intera seduta
consiliare. La imposta di soggiorno o, meglio, la proposta di sua introduzione,
era già stata fatta propria dalla Giunta locale che, con apposito atto
deliberale, era andata a recepire - sebbene tale allineamento non fosse
obbligatorio - la relativa norma
nazionale. La proposta della Giunta giunge, così, alla valutazione consiliare
per poter spiegare piena efficacia. L’ azione giuntale non era, come
immaginabile, stata gradita a svariati operatori turistici che – con apposita
lettera inviata ai vari organi istituzionali locali – avevano sottolineato
limiti di natura legislativa insiti nella eventuale introduzione dell’ atto
entro la sfera santagatese. Veniva specificato, cioè – nella missiva firmata da – quasi – una decina di operatori - come
Sant’ Agata dei Goti – ex decreto legislativo di riferimento – non avesse i
requisiti normativi per rientrare tra i soggetti giuridici ‘beneficiari’ della
previsione decretale. L’ avvocato
Farina, interpretando i sensi della lettera, fa invito al consesso consiliare
di valutare una sua questione pregiudiziale alla medesima discussione volta –
cioè – a comprendere – attraverso una fase di approfondimento – se la cittadina
santagatese potesse, in effetti, rientrare nelle fattispecie previste dalla
norma. Il punto, come sottolineato dal referente cittadino del Pdl, è che non è
chiaro ancora se Sant’ Agata dei Goti abbia i requisiti per poter ‘imporre’ ai
turisti simile tassa. Farina chiede, quindi, di valutare la eventualità di temporeggiare
al fine di poter esprimere una valutazione su dati certi. Proposta , però, respinta.
L’ avvocato santagatese fa, inoltre, riferimento alla necessità di concertare
con le parti interessate – ovvero, i medesimi operatori – la opportunità di siffatte
introduzioni prima di ‘portarle’ in Consiglio. Una questione, quindi, di
contenuti ma, anche, di forma. Introduzione che, oltre tutto, come sottolinea
il berlusconiano, recherebbe nelle casse comunali appena 1.000 euro annue.
Somme che non possono consentire di giovare di azioni migliorative l’ offerta
turistica stessa. La maggioranza, invece, si chiude a riccio e respinge
qualsiasi ragionamento votando, di fatto, su un elemento normativamente non
certo. Seduta consiliare affollata di contenuti e – considerando orari e temperature – anche di gente. La scaletta prevede – all’ ordine del giorno – la approvazione di una serie di regolamenti: quello, in primis, relativo all’ uso del gonfalone Comunale, quello inerente l' utilizzo del sistema di videosorveglianza entro il perimetro comunale, l’ IMU ed, infine, la imposta di soggiorno.
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