Giuseppe Fortunato- da 'Il Sannio Quotidiano'
L’
atto di vandalismo – per quanto riconducibile, presumibilmente, al semplice gesto
di un bimbo annoiato – ha recato danni – sebbene non di ingentissima entità
economica – e, soprattutto, disagio agli organizzatori del ‘Village’.
Un modo ‘strambo’ per ‘ringraziare’ chi –
anche al teppistello di turno – voleva regalare alternative alla noia delle
giornate estive. E sui social network in tanti hanno riversato rabbia ed
espressioni di solidarietà. Ma, in modo particolare, tanta incredulità. Il
gazebo distrutto si eleva, quindi, a monumento alla gioventù disadattata e
complessata. Meno male, però, che vi è un’ altra tipologia di giovani. Quale
quella rappresentata dagli organizzatori di questa dieci giorni di sport e di
divertimento. Ragazzi attivi, positivi, propositivi. Giovani che non demordono,
proseguendo – piuttosto - con ancora maggiore tenacia nel lavoro di
organizzazione e di programmazione. Giochi e partite – come se si fosse nel
contesto di un villaggio vacanza – continueranno ad allietare le giornate di
quanti sono rimasti in paese. Un gesto di altruismo – quello degli
organizzatori – segno di profondo attaccamento alla causa del paese ed a quella
giovanile. Beach volley ed altre forme di svago riempiranno i pomeriggi all’
ombra delle Pale, ulteriormente animate dalla improvvisazione e dalla
creatività di ragazzi del luogo, bravi ad ergersi ad ottimi intrattenitori. “Il
Village” – rubiamo dal profilo del relativo gruppo facebook – “è anche ciò che
è accaduto ieri: scopri un DJ (Gerardo Pio Stasi), un ottimo vocalist
(Telespalla Bob Alessandro JR Crisci) che con il loro gruppo di
"ridenti" hanno animato la serata con skatch e freddure! Al Village
lo spirito è quello del divertimento sempre nuovo!”. In questa frase vive il
senso della kermesse, più bella e forte della rabbia di un bimbo – nella testa
- piccino piccino.
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