Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Speranza,
entusiasmo, scetticismo. Ed, ancora, fiducia e timore. Sono tante le sensazioni
e le reazioni che suscita – tra la comunità airolana – la notizia della tavola
rotonda convocata in data 2 agosto presso il Ministero dello Sviluppo Economico
di Roma.
Oggetto della discussione – cui parteciperanno l’ Ente comunale,
quello provinciale, Palazzo Santa Lucia, lo Stato, gli industriali – sarà la
questione dei lavoratori dell’ ex Polo Tessile. Alla ricerca di una soluzione
che – da quella sede – deve, quanto meno, essere abbozzata in termini –
finalmente – di dati e di date. E non di pura teoria.’Waiting for Godot’-
titolo di una commedia inglese. Godot, a quanto pare, dovrebbe essere
finalmente giunto. Tutti attendendo all’ ombra del Colosseo. Sul punto abbiamo
accolto l’ uscita degli esponenti del Movimento 5 Stelle di Airola “Il
Movimento” – esordisce la nota – “pur apprezzando l'impegno profuso da parte
del Sindaco di Airola (e l'assessore competente?!) nel cercare di portare a
risoluzione la delicatissima vertenza dell'ex polo tessile, nutre una certa
perplessità sulle reali capacità dell'amministrazione comunale di riuscire a
portare a compimento una reale e duratura riconversione economica e produttiva
del nostro paese. Tale convinzione” –proseguono i medesimi – “ nasce da alcune
considerazioni semplici, ma oggettive. Il Sindaco è impegnato personalmente (e
l'assessore competente?!) nel cercare di raggiungere un accordo tra tutte le
parti in gioco (Provincia, Regione, Stato, Lavoratori e Industriali) affinchè
vengano trovate le risorse necessarie per avviare una riconversione dell'ex
polo tessile, ma Napoletano rappresenta la continuità rispetto quella classe
politica che ha pensato di investire nel tessile negli anni di recessione di
tale settore: il mercato automobilistico è in recessione, pesantemente. Lo
sviluppo economico e produttivo di un paese lo si immagina, lo si discute, lo
si costruisce anche mediante processi di condivisione e partecipazione; non lo
si può calare dall'alto in funzione di scelte politiche utilitaristiche. Ad
oggi” – insistono i ‘grillini’ con la loro nota -“non risulta agli atti
(conosciuti ed ufficiali) nessun progetto reale degno di questo nome, se non
qualche proclama da parte di imprenditori volenterosi caldeggiati dalla
politica e documenti, più o meno ufficiali, in cui di tutto si parla tranne che
di quali sono le reali azioni che si intendono realizzare. Creare una
possibilità di sviluppo concreta e duratura per un paese significa,
principalmente, investire su quelle che sono le potenzialità proprie di un
territorio cercando di amplificarle e renderle remunerative.” Una uscita ,
quella dei seguaci del comico e politico genovese, che è alquanto dura “Per
fare questo è necessaria una reale volontà politica, di una visione, di un
percorso che vada a coinvolgere la politica e le capacità e possibilità
imprenditoriali locali. Insomma non si può pensare di commettere nuovamente lo
stesso errore strategico di incentivare un qualsiasi processo industriale che
sia avulso da quelle che sono le vocazioni territoriali. Il M5S Airola si
augura” – avviandosi alla conclusione – “soprattutto perchè la situazione
economica e quindi sociale del paese sta diventando estremamente pesante e
pericolosa, che si riesca a trovare al più presto una soluzione, ma che la
stessa sia figlia di un ragionamento che vada ben al di là di quelle che sono
gli egoismi politici e gli interessi elettorali”.
Commenti
Posta un commento