Giuseppe Fortunato - da' Il Sannio Quotidiano'
Mi
racconta papà che una volta c’era ‘Tutto il calcio minuto per minuto’. La
trasmissione radiofonica, cioè, che trasmetteva – saltando di campo in campo –
le partite della serie A.
Tutte, perché – prima dell’ avvento delle tv a
pagamento, e del conseguente spezzatino che inizia il venerdi e finisce il
lunedi – tutta la giornata calcistica era compattata nella domenica pomeriggio.
Un giorno sacro anche dal punto di vista
pallonaro che – attualmente – ha perso
molto del suo fascino. Questo vale per il calcio professionistico; quello dei
dilettanti, invece, segue ancora il vecchio costume domenicale. Nei campi di
provincia – dopo le abbuffate invernali della domenica - è ancora rituale riunirsi sugli spalti per
seguire le evoluzioni dietro la palla
rotonda. Sant’ Agata dei Goti, purtroppo, da anni non assapora più il romantico
sapore del calcio tra le mura amiche. Una volta, tanti anni fa, lo stadio era
allocato laddove si svolge il mercato domenicale. Un tempio ove la squadra
locale fronteggiava – con onore- grandi compagini della ex quarta serie. Poi si
decise di creare un nuovo impianto – spostandolo dal centro cittadino – in
contrada Capellino. Un nuovo tempio per il calcio cittadino che, invece,
divenne teatro degli orrori. Tra problemi di natura idrogeologica, mostruosità
progettuali, errori di realizzazione. Un cocktail di scempiaggini che mandarono
– da allora – in esilio le squadre
locali. Una volta vi era anche l’ ‘Alba’, tra esse, oggi sopravvive – alla
grande – la Virtus. Tutte costrette ad elemosinare ospitalità – per allenamenti
e partite ‘in casa’ – presso i paesi del
comprensorio. Con dispendio di tempo ed energia. Una situazione indegna di una realtà
di 12.000 abitanti, dalla tradizione calcistica non affatto trascurabile. La
squadra locale della Virtus, balzata tra grandi sacrifici in I categoria, ha
riattualizzato la questione del campo sportivo. La cui sistemazione è stato
slogan di svariate campagne elettorali. Oggi il prato verde rimane una delle
grandi incompiute santagatesi, una delle tappe nel percorso della malapolitica
locale. Allo stato, tuttavia, pare aprirsi lo spiraglio di una risoluzione. Così, almeno, trapela da ‘rumours’
di Palazzo San Francesco e da atti emessi dalla locale Giunta. Dalla disamina
degli ultimi carteggi ufficiali, emerge come - con delibera di Giunta Comunale n.345
del 30.11.2011 - fosse stato approvato il progetto definitivo relativo all’intervento
denominato “Lavori per il completamento del Complesso Sportivo in località Capellino–Stralcio
Funzionale”, dell’importo complessivo di euro 293.000, redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale. In data 16 aprile corrente
anno, invece, con la delibera 86 - è stato approvato il relativo progetto
esecutivo. Potrebbe, quindi, proseguendo gli eventi con l’ attuale corso,
giungersi all’ espletamento della gara per l’ assegnazione dei lavori entro la
fine del 2012. Lavori che dovrebbero riguardare il rifacimento del tappeto, la
sistemazione di tribune e di spogliatoio. Un cantiere che dovrebbe necessitare
di circa 6-8 mesi per attuare il progetto. Ad agosto del 2013, quindi, la
cittadina saticulana potrebbe riavere - a conti fatti – uno stadio tutto proprio. Non
resta, quindi, che incrociare le dita. Dati i precedenti, tutte quelle
disponibili. Di mani e – abbondiamo – piedi.
Ah lo stadio comunale!...che bei ricordi!Che belle domeniche trascorse ad incitare la gloriosa Alba...poi i sogni vennero distrutti dalle ruspe e da un progetto di piazza cosi' faantastico da costare solo 800milioni delle vecchie lire...tutti nelle tasche del superarchitetto?..sicuramente!:)...ma ora si torna a sognare!...peccato che non si dica che nelle segrete stanze hanno gia' provveduto a vendere un altro progetto che prendera' posto dello stadio...volete sapere quale?...tra un po' vedrete...
RispondiEliminaGrandissimi!....ora esce fuori l'errore del povero dipendente comunale!...guarda un po' lo stadio non si puo' piu' fare...ed al suo posto...ragazzi svegliatevi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!111
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