Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Riflessione giunge alla nostra attenzione da un lettore – che fa cortese
richiesta di non divulgare il proprio nome – di autodefinita simpatia PDL.
Questo
ultimo dato, quello della inclinazione politica – non gravato da ‘veto’ alcuno
– possiamo renderlo pubblico. A motivare la penna del nostro interlocutore il
‘caso’ – se tal può definirsi – dato dalla persona del consigliere Valerio
Viscusi. Tale ultimo, valido professionista, è giovane di sicuro valore nonchè già
onorato da ampia condivisione in termini di preferenze elettorali. Nipote di un
‘grande vecchio’ della politica santagatese (Vincenzo Ciervo, di recente
scomparso), Viscusi siede tra i banchi della minoranza quale ‘indipendente’.
Originariamente, però, il giovane geometra era approdato nel parlamentino
saticulano quale eletto tra le fila della lista capeggiata dal candidato
sindaco – risultato perdente – Alfonso Ciervo. Viscusi, però, ha abbandonato
quasi immediatamente – nel post elezioni – il team dell’ ex primo cittadino.
Come lui fece anche il consigliere provinciale, Renato Lombardi, che, però, non
si fermò a metà del guado, approdando sulla opposta sponda della maggioranza
Valentino, ove a tutt’ oggi siede. In pratica, fedele a Ciervo, è rimasto il
solo consigliere Mimmo Iannotta. Questo il quadro iniziale. Ad accendere la
riflessione sul geometra santagatese la vicenda del manifesto cofirmato con i
consiglieri Alfonso Ciervo e Mimmo Iannotta. Il documento – rammentiamolo – con
il quale si faceva protesta all’ attuale vertice di Palazzo San Francesco di
avere impennato la tariffa TARSU del 51%. La firma congiunta di Viscusi con l’
originario alleato Ciervo è suonata – secondo il nostro amico lettore – come
una sorta di dichiarazione di appartenenza. Quale un ritorno all’ origine, spogliandosi
del ruolo di indipendente che – salvo diversa dichiarazione – ancora riveste.
Ovviamente, non sappiamo quale sia il senso della firma del geometra Viscusi;
se con tale atto, effettivamente, abbia solo voluto condividere un documento o
se – piuttosto – in tale azione sia da intravedersi un significato politico.
Tuttavia, dai sensi di quanto corrispostoci, ricaviamo come la perplessità non
sia legata alla appartenenza o meno del giovane professionista al gruppo
Ciervo. Quanto, piuttosto, alla non appartenenza di questi al gruppo consiliare
del PDL. Che – capeggiato – dal dottore Michele Razzano, si compone anche dei
due avvocati Farina. Perché, quindi, Viscusi dovrebbe appartenere al gruppo PDL?
Perché – ci replichiamo - è un membro del relativo coordinamento provinciale.
Perché, quindi, il professionista santagaese è PDL nel coordinamento sannita e
non lo è – ufficialmente – in casa propria. Sul punto – caro lettore – non
siamo in grado di dare risposta. Forse può darcela lo stesso Viscusi, cui
apriamo per qualsivoglia intervento. Esempio analogo a quello santagatese,
tuttavia, proviene anche dalle sfere più alte dei berlusconiani. Penso, ad
esempio, alla figura dell’ europarlamentare Erminia Mazzoni. PDL a Strasburgo
ma non – in senso di appartenenza al relativo gruppo - alla Rocca dei Rettori.
Non mi sembra che contestare un aumento smisurato della tarsu sia da annoverarsi ad una vocazione politica. Piuttosto l'altra parte dell'opposizione per troppo tempo in silenzio sembra che mediti, riposi ed eviti di dare disturbo, il che a tutto vantaggio del primo cittadino. Auguri e buon proseguimento.
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