Un talento della
medicina potrebbe essere appena sbocciato a Sant’ Agata dei Goti. Giuseppe Luca
Della Ratta – giovane 25enne di Sant’ Agata dei Goti – si è infatti laureato in
Medicina e Chirurgia presso la Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’.
Quello del titolo accademico conseguito, tuttavia, non è la notizia. A dare clamore e rilevanza al fatto è il corollario che accompagna il pur prestigioso risultato accademico. L’ ottimo Giuseppe – figlio d’ arte, il papà è locale medico di base – infatti, ha riportato il massimo dei voti. Il fatidico 110 e lode, sogno nel sogno di tanti studenti alle prese con anni di esami e di notti insonni. Ma anche questo punto, per quanto risultato di eccezionale rilievo e che già ‘screma’ la rosa degli ‘impalmati’, non è – in se stesso - la news. A dare assoluto rilievo al titolo accademico del neo-medico è il particolare riconoscimento tributato alla sua tesi di laurea. Meritevole, vale a dire, di menzione. Un tributo che raramente viene ‘elargito’ dalle commissioni di laurea. Specie se il contesto universitario è quello della facoltà di medicina, per di più in un ambito quale quello fridericiano. I contenuti della tesi sperimentale di Della Ratta – dal titolo ‘N-Terminal pro-b-byte natriuretic peptide and left atrial function in patients With congestive heart failure and severely reduced ejection fraction’ - hanno rivelato spunti di particolare innovazione e particolarità. Un elaborato scritto interamente in lingua inglese inerente la materia cardiaca. Tutto molto particolare, lungi dalla moda del ‘copia-incolla’. Un labor certosino di studio e di ricerca giustamente fregiato del significativo attestato. A segnalarci il ‘lieto evento’ i ragazzi santagatesi della ‘Voce del Popolo’, estremamente orgogliosi del risultato conseguito dal loro valido amico.
Quello del titolo accademico conseguito, tuttavia, non è la notizia. A dare clamore e rilevanza al fatto è il corollario che accompagna il pur prestigioso risultato accademico. L’ ottimo Giuseppe – figlio d’ arte, il papà è locale medico di base – infatti, ha riportato il massimo dei voti. Il fatidico 110 e lode, sogno nel sogno di tanti studenti alle prese con anni di esami e di notti insonni. Ma anche questo punto, per quanto risultato di eccezionale rilievo e che già ‘screma’ la rosa degli ‘impalmati’, non è – in se stesso - la news. A dare assoluto rilievo al titolo accademico del neo-medico è il particolare riconoscimento tributato alla sua tesi di laurea. Meritevole, vale a dire, di menzione. Un tributo che raramente viene ‘elargito’ dalle commissioni di laurea. Specie se il contesto universitario è quello della facoltà di medicina, per di più in un ambito quale quello fridericiano. I contenuti della tesi sperimentale di Della Ratta – dal titolo ‘N-Terminal pro-b-byte natriuretic peptide and left atrial function in patients With congestive heart failure and severely reduced ejection fraction’ - hanno rivelato spunti di particolare innovazione e particolarità. Un elaborato scritto interamente in lingua inglese inerente la materia cardiaca. Tutto molto particolare, lungi dalla moda del ‘copia-incolla’. Un labor certosino di studio e di ricerca giustamente fregiato del significativo attestato. A segnalarci il ‘lieto evento’ i ragazzi santagatesi della ‘Voce del Popolo’, estremamente orgogliosi del risultato conseguito dal loro valido amico.
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