Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Un’ agenda
autunnale bella zeppa. E’ quella che troneggia sulla scrivania del primo
cittadino locale, Michele Napoletano.
In attesa di essere sfogliata. Il tenace
e battagliero vertice di Corso Matteotti, l’ unica barca non meritevole di
essere silurata – probabilmente – nel naufragio industriale – si trova dinanzi –
ad estate archiviata - a svariate gatte da pelare. Antipaticissime. La comunità
– non facile da essere gestita – si presenta, in effetti, come necessaria di un
diffuso ‘restyling’. Qualcuno non esattamente trascendentale; altri, invece, di
maggiore entità. Una delle grandi petizioni – esordendo - che viene invocata da
parte della cittadinanza è quella relativa ad una revisione del ‘Piano
Traffico’. Una soluzione da adottare –quella della ridefinizione viaria – onde
conferire stabilità alla circolazione troppo ‘ballerina’ che contraddistingue
il traffico cittadino. Tante pressioni – proseguendo – giungono anche con riferimento
al ‘Castello’. Non incluso nel ‘Triennale delle Opere Pubbliche’ – di recente
redatto ed approvato – ma visto come simbolico della (ri)nascita turistica
locale. Entro il cui contesto – quello turistico – tanti invocano – altresì - la
definizione di un percorso definito tra i vari riferimenti attrattivi. Punti –
quelli esposti – non nuovi per la comunità. Bensì ‘atavici’ e mai affrontati
dalle precedenti gestioni. Che sia il buon Napoletano a dare un colpo di spugna
rispetto al passato? In attesa di future cose – rispetto a questi ‘mali’
storici – si pongono, poi, ‘urgenze’ del momento. Basta affacciarsi sui social
network ed orecchiare nei bar per cogliere il termometro della cittadinanza;
che bisbiglia – e tanto – su tanti piccoli-grandi disagi. Dai sacchi neri dell’
immondizia che costellano il territorio – con particolare intensità nelle aree
periferiche – passando per vere e proprie discariche a cielo aperto. Tra auto
che scorrazzano un po’ troppo – laddove mancano i fatidici dossi – e zone del territorio
– cosa alquanto grave – non raggiunte da utenze di primaria necessità. E –
ultimissim’ ora – ci si mettono anche i quadrupedi a dare noia. Con qualche
sorcino di troppo – come cantava Renato Zero – che va allegramente a zonzo e
randagi un po’ troppo esagitati che minacciano la pubblica sicurezza. Sarà
sufficiente la grande volontà e la abnegazione che contraddistinguono la
persona di Napoletano – e di alcuni dei suoi collaboratori – per scollinare siffatta
montagna di lavoro che si para innanzi? “Ai posteri..” – come si suol dire.
Rammentando, però, come il massimo esponente cittadino si sia insediato da soli
18 mesi.
Ma non c'è un assessore al traffico? fa tutto Napoletano il ciuccio di fuoco;i dossi;le sagre varie il rodeo al cimitero; e via campo? e il pantaniello? e le aree verdi adottate e mai messo un fiore? e l'erba all'interno del cimitero nuovo che copre le cappelle?
RispondiElimina