Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
“La nostra attività amministrativa ha risolto il debito comunale non mettendo mano alla tasca dei cittadini. Migliorandone, anzi, la vivibilità ed i servizi”.
Si potrebbe sintetizzare in questa espressione – rappresentataci dal primo cittadino buccianese – il senso della prima consiliatura-Matera, ormai prossima a conclusione. Le urne attendono dietro l’ angolo; con questi presupposti, tuttavia, la uscente squadra amministrativa non dovrebbe oltre temere i responsi delle urne. Non muoviamo, in simili considerazioni, da una supposta simpatia nei confronti di quanti siedono attualmente nella Casa comunale: riteniamo, piuttosto, come in tempi di anti-politica siano da sottolineare ed esaltare quegli esempi virtuosi che si palesano nel panorama politico. Esempi da applaudire e da incoraggiare; analogamente a quando, invece, giornalisticamente bastoniamo i ‘cattivi’. Bravo a Matera ed ai suoi collaboratori, che riescono a mantenere a galla un paesino di 2.000 anime del nostro Meridione, privo di attività industriali e con poco ‘appeal’ per gli investitori. La buona amministrazione, però, riesce ad ottimizzare le risorse e le prerogative sapendo, per di più, elaborare valide strategie progettuali capaci di intercettare significative risorse esterne. Finanziamenti regionali consentiranno, ad esempio, la predisposizione di strutture sportive – campo, centro polifunzionale e palestra. Alla vigilia dell’ approvazione dell’ ultimo bilancio consuntivo del ‘Matera-primo’, il massimo esponente comunale ci fa presente come anche tale disegno non prevederà aumento alcuno per le tasse dei cittadini. “Non abbiamo apportato, dal nostro insediamento, alcun aumento fiscale”. Ciononostante si è riusciti a risanare in grossissima parte il deficit comunale che, all’ atto dell’ insediamento della nuova amministrazione, era pari a 393.000 euro. A tanto ammontava, infatti, la spiacevole eredità raccolta dalla precedente gestione. “Sono stati migliorati i servizi dedicati a giovani ed anziani, senza dimenticare i vari interventi posti in essere sull’ urbanistica e la pubblica edilizia” – rammenta Matera. Che - come tutta la sua squadra – non percepisce indennità alcuna per il ruolo connesso alla sua carica.
“La nostra attività amministrativa ha risolto il debito comunale non mettendo mano alla tasca dei cittadini. Migliorandone, anzi, la vivibilità ed i servizi”.
Si potrebbe sintetizzare in questa espressione – rappresentataci dal primo cittadino buccianese – il senso della prima consiliatura-Matera, ormai prossima a conclusione. Le urne attendono dietro l’ angolo; con questi presupposti, tuttavia, la uscente squadra amministrativa non dovrebbe oltre temere i responsi delle urne. Non muoviamo, in simili considerazioni, da una supposta simpatia nei confronti di quanti siedono attualmente nella Casa comunale: riteniamo, piuttosto, come in tempi di anti-politica siano da sottolineare ed esaltare quegli esempi virtuosi che si palesano nel panorama politico. Esempi da applaudire e da incoraggiare; analogamente a quando, invece, giornalisticamente bastoniamo i ‘cattivi’. Bravo a Matera ed ai suoi collaboratori, che riescono a mantenere a galla un paesino di 2.000 anime del nostro Meridione, privo di attività industriali e con poco ‘appeal’ per gli investitori. La buona amministrazione, però, riesce ad ottimizzare le risorse e le prerogative sapendo, per di più, elaborare valide strategie progettuali capaci di intercettare significative risorse esterne. Finanziamenti regionali consentiranno, ad esempio, la predisposizione di strutture sportive – campo, centro polifunzionale e palestra. Alla vigilia dell’ approvazione dell’ ultimo bilancio consuntivo del ‘Matera-primo’, il massimo esponente comunale ci fa presente come anche tale disegno non prevederà aumento alcuno per le tasse dei cittadini. “Non abbiamo apportato, dal nostro insediamento, alcun aumento fiscale”. Ciononostante si è riusciti a risanare in grossissima parte il deficit comunale che, all’ atto dell’ insediamento della nuova amministrazione, era pari a 393.000 euro. A tanto ammontava, infatti, la spiacevole eredità raccolta dalla precedente gestione. “Sono stati migliorati i servizi dedicati a giovani ed anziani, senza dimenticare i vari interventi posti in essere sull’ urbanistica e la pubblica edilizia” – rammenta Matera. Che - come tutta la sua squadra – non percepisce indennità alcuna per il ruolo connesso alla sua carica.
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