g.for. da 'Il Sannio Quotidiano'
La sede postale di Faggiano, ad oggi, non è più in essere. Con Bagnoli declassata a vivacchiare, invece, solo poco prima, nell’ anticamera della chiusura. La nota dei vertici postali, giunta a Palazzo San Francesco in data 21 novembre, recante la doppia infelice novella ha, come ovvio, innescato la ennesima reazione dei vertici saticulini. In particolare, il Presidente del Consiglio Iannotta – ricevuta nota dal sindaco Valentino, indirizzata anche ai Capogruppo, con la quale il medesimo rimetteva le comunicazioni delle Poste spa - aveva fatto immediata convocazione per l’ indomani, 22 novembre, della Conferenza dei Capogruppo. In quella sede dovendosi anche valutare la opportunità di intraprendere ulteriori azioni istituzionali a tutela della comunità. Una lotta dura ad espugnarsi, quella di salvare i servizi in questione. Che pretende assoluta e trasversale unità d’intenti.
Non fa mancare, al riguardo, il personale sostegno e peso politico Alfonso Ciervo “Giovedì 22 novembre”, esordisce nota pervenutaci “in occasione della riunione dei capigruppo, tenutasi per la convocazione consiliare del 29 novembre, su proposta del capogruppo ‘’Per S.Agata’’ Alfonso Ciervo, è stato convocato un Consiglio Comunale straordinario ed urgente per lunedì 26.11.2012 ore 17,00. All’ordine del giorno un unico punto: la discussione ed i provvedimenti che il Consiglio riterrà opportuno adottare sulla questione riguardante la chiusura dell’ufficio di Faggiano e la riduzione dell’orario di apertura dell’ufficio di Bagnoli”. Prosegue il comunicato riconducibile all’ esponente dell’ Udc “I capigruppo hanno condiviso di dover sottoporre a Poste Italiane,gli elementi e i requisiti necessari per sospendere i provvedimenti comunicati al Comune di Sant’Agata dei Goti. Il gruppo ‘’Per Sant’Agata’’ ritiene che il Comune possa concorrere alla riduzione dei costi di gestione dei due uffici postali di Faggiano e Bagnoli, mediante una riduzione dei costi del 50%, che preveda l’ utilizzo dello stesso personale per garantire l’apertura di entrambi gli uffici a giorni alterni. Siamo certi che le attività e i flussi finanziari prodotti dai due uffici siano in grado di giustificare ampiamente almeno la loro apertura a giorni alterni. Inoltre,bisogna far comprendere alle Poste che il nostro territorio presenta delle particolarità non comuni e che la Società non può ignorare”. Giusta osservazione, quella di Ciervo, che spiega perché il caso saticulino meriti una deroga alla rigida regola dei numeri “Sant’Agata dei Goti, può vantare circa 12.000 abitanti dei quali il 55% sono localizzati nelle frazioni le quali, ricadono per vicinanza, tutte sugli uffici di Faggiano e di Bagnoli; ha una estensione territoriale di 63 kmq, con frazioni come Laiano e S.Silvestro, dove risiedono migliaia di abitanti¸ che distano dal centro urbano fino a 11 km; vanta la presenza dell’Ospedale “Sant’Alfonso” proprio a ridosso della frazione Faggiano dove si trova l’ufficio oggetto di chiusura. Queste e quelle che potranno scaturire dalla discussione consiliare, le ragioni per le quali chiederemo alle Poste un confronto vero al fine di addivenire ad una soluzione positiva e soddisfacente, sia per le Poste che per i nostri cittadini. Riteniamo che le motivazioni che riporteremo nella delibera consiliare, siano sufficientemente valide per far comprendere alle Poste l’utilità di sospendere i provvedimenti assunti, non solo per favorire le giuste aspettative della nostra Comunità, ma anche per garantire gli stessi interessi economici rivendicati dalle Poste. E’ dovere di tutti”, conclude Ciervo, “condurre questa battaglia e le istituzioni hanno il dovere di far valere fino in fondo le proprie ragioni per vincerla”.
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