g.f. da 'Il Sannio Quotidiano'
La petizione grillina, articolata in tre punti, tesa alla stesura, da parte dei preposti organi, dei regolamenti comunali volti a dare attuazione agli “istituti di Partecipazione popolare dei cittadini all'Amministrazione locale” trova, quanto meno con riferimento a due terzi della medesima, sostanziale respingimento da parte dei vertici amministrativi airolani. Una mezza apertura si rinviene con esclusivo riferimento al secondo di essi. Ma, di fatto, il complessivo disegno delle Cinque Stelle si smembra nell’ impatto con palazzo Montevergine . Si rammenta come gli attivisti airolani avevano accompagnato all’ istanza prodotta ai vertici comunali una coda decisamente lunga di sottoscrizioni raccolte tra i cittadini nel contesto dei gazebo allestiti nel mese di ottobre. In particolare, veniva dai “Cinque Stelle” richiesto un nuovo regolamento “al fine di dare attuazione alla disposizione prevista dagli artt. 33 e 34 dello Statuto, che disciplini le modalità di presentazione delle Petizioni e delle Proposte”.
Un’ ulteriore aspetto della istanza insisteva sulle modalità di presentazione e di svolgimento dei Referendum. E, quale ultimo punto, si avanzava la proposta di riforma dello Statuto con “l’introduzione di Referendum abrogativi”. Alla luce di quanto prospettato, quindi, la replica del massimo esponente comunale. Trasfusa, formalmente, in una proposta di deliberazione inoltrata alla Giunta comunale. Napoletano, appunto, sottopone all’ Esecutivo “di non accogliere la petizione limitatamente al punto uno, in quanto non si ritiene necessaria l’adozione di alcun tipo di Regolamento essendo nello Statuto già dettagliatamente disciplinate le modalità di presentazione di Petizioni e Proposte”. Con riguardo al secondo aspetto della petizione, invece, viene, ancora, evidenziato “L’Amministrazione ha già avviato un processo di rinnovazione dello Statuto sicchè, per gli effetti e conseguentemente, si provvederà sia all’aggiornamento o riscrittura di regolamenti esistenti ma vetusti sia alla redazione di quello che possa garantire e disciplinare le forme di partecipazione popolare nelle varie specie coniugabili così previsto all’art. 35 comma 5 dello Statuto. Il Consiglio comunale, infatti, nella seduta del 31.10.2012 ha dato mandato alla Commissione “Statuto e Regolamenti” di avviare la procedura per la rivisitazione delle Statuto demandando alla Giunta l’attività propulsiva per l’aggiornamento e/o redazione dei riferiti regolamenti, nei quali troverà certamente posto, anche in via prioritaria se nelle ragioni del decidere dell’organo istituzionale, quanto richiesto nella petizione del Movimento 5stelle. Pertanto la richiesta è di fatto accolta”. Circa l’ ultimo punto della generale domanda si apprezza come “nell’ambito del già annunciato processo di rinnovazione dello Statuto, la previsione di referendum abrogativi sarà oggetto di valutazione da parte della Commissione appositamente costituita”. Prevedibile come siffatto responso finisca per riverberarsi in modo significativo sui temi dell’ ultima settimana pre elettorale
La petizione grillina, articolata in tre punti, tesa alla stesura, da parte dei preposti organi, dei regolamenti comunali volti a dare attuazione agli “istituti di Partecipazione popolare dei cittadini all'Amministrazione locale” trova, quanto meno con riferimento a due terzi della medesima, sostanziale respingimento da parte dei vertici amministrativi airolani. Una mezza apertura si rinviene con esclusivo riferimento al secondo di essi. Ma, di fatto, il complessivo disegno delle Cinque Stelle si smembra nell’ impatto con palazzo Montevergine . Si rammenta come gli attivisti airolani avevano accompagnato all’ istanza prodotta ai vertici comunali una coda decisamente lunga di sottoscrizioni raccolte tra i cittadini nel contesto dei gazebo allestiti nel mese di ottobre. In particolare, veniva dai “Cinque Stelle” richiesto un nuovo regolamento “al fine di dare attuazione alla disposizione prevista dagli artt. 33 e 34 dello Statuto, che disciplini le modalità di presentazione delle Petizioni e delle Proposte”.
Un’ ulteriore aspetto della istanza insisteva sulle modalità di presentazione e di svolgimento dei Referendum. E, quale ultimo punto, si avanzava la proposta di riforma dello Statuto con “l’introduzione di Referendum abrogativi”. Alla luce di quanto prospettato, quindi, la replica del massimo esponente comunale. Trasfusa, formalmente, in una proposta di deliberazione inoltrata alla Giunta comunale. Napoletano, appunto, sottopone all’ Esecutivo “di non accogliere la petizione limitatamente al punto uno, in quanto non si ritiene necessaria l’adozione di alcun tipo di Regolamento essendo nello Statuto già dettagliatamente disciplinate le modalità di presentazione di Petizioni e Proposte”. Con riguardo al secondo aspetto della petizione, invece, viene, ancora, evidenziato “L’Amministrazione ha già avviato un processo di rinnovazione dello Statuto sicchè, per gli effetti e conseguentemente, si provvederà sia all’aggiornamento o riscrittura di regolamenti esistenti ma vetusti sia alla redazione di quello che possa garantire e disciplinare le forme di partecipazione popolare nelle varie specie coniugabili così previsto all’art. 35 comma 5 dello Statuto. Il Consiglio comunale, infatti, nella seduta del 31.10.2012 ha dato mandato alla Commissione “Statuto e Regolamenti” di avviare la procedura per la rivisitazione delle Statuto demandando alla Giunta l’attività propulsiva per l’aggiornamento e/o redazione dei riferiti regolamenti, nei quali troverà certamente posto, anche in via prioritaria se nelle ragioni del decidere dell’organo istituzionale, quanto richiesto nella petizione del Movimento 5stelle. Pertanto la richiesta è di fatto accolta”. Circa l’ ultimo punto della generale domanda si apprezza come “nell’ambito del già annunciato processo di rinnovazione dello Statuto, la previsione di referendum abrogativi sarà oggetto di valutazione da parte della Commissione appositamente costituita”. Prevedibile come siffatto responso finisca per riverberarsi in modo significativo sui temi dell’ ultima settimana pre elettorale
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