Sant'Agata de’Goti: Clima di euforia per l’inaugurazione del ‘Club Napoli Goti’

Nella Melenzio da ilquaderno.it 
FOTO DA IL QUADERNO.IT
E’ notorio che i tifosi napoletano sono scaramantici per eccellenza. Ed allora, nel momento in cui si affacciava su Piazza San Pietro il nuovo Pontefice, Francesco I, di origini argentine, a S. Agata de’ Goti veniva inaugurato il primo club dedicato ai beniamini azzurri. I napoletani non sottovalutano le coincidenze senza soppesarle bene: l’Argentina è la seconda patria per i napoletani, la terra che ha dato i natali al re di Napoli, calcisticamente parlando. In questo clima, di euforia e gioia, si è tenuta l’inaugurazione del primo club napoletano ‘Club Napoli Goti’ a cui hanno partecipato personaggi che hanno fatto la storia del club azzurro, da Giuseppe Volpecina, ex giocatore partenopeo che è stato tra gli artefici della conquista del primo scudetto della storia del Napoli nel 1986-1987, a Giovanni Improta, opinionista ed ex-calciatore del Napoli.
I veri protagonisti, comunque, sono stati i santagatesi legati al Napoli e a Vincenzo Letizia di PianetAzzurro. A cominciare dal presidente del club, Vincenzo De Rosa, il vice Aniello Ciaramella e Nicola Iannucci, segretario, gli artefici del club, il primo a S. Agata. Ha preso la parola, poi, Arturo Mongillo che ha voluto ricordare Ugo Ievoli, presidente storico della squadra di calcio locale e Carlo Iuliano, storico addetto stampa del Napoli. Non poteva mancare Stanzione, santagatese di nascita ed ex-calciatore del Napoli che ha sottolineato come il club “diventi non solo il luogo dove guardare le partite, ma anche dove socializzare e stare assieme”. Immancabile la stoccata alla mancanza ormai trentennale del campo di calcio nel paese caudino. “Sono 30 anni che non abbiamo più il campo di calcio. Adesso, sembra che questo vuoto sta per essere colmato, ma non dobbiamo accontentarci di un campo di terra battuta: questi andavano bene 30 anni fa, ora non si fanno più. Non ci dobbiamo accontentare”. Immediata la risposta da parte dell’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore allo sport, Angelo Montella che ha sottolineato come “a 30 anni di promesse e parole abbiamo opposto solo lavoro e silenzio. Ripareremo al torto con i fatti". I vertici del club hanno poi onorato gli ospiti della serata con una pergamena, in cui sono stati sottolineati sentimenti come “la passione, la lealtà e la correttezza da intendere come valori fondanti del club, cementati da amicizia e solidarietà”. Sul finale, un momento toccante è stato quando Paolo Farina ha voluto consegnare a Giampaolo Imbriani la maglietta che il fratello Carmelo indossava quando giocava nel Napoli. “L’ho ricevuta in regalo nel ’95 ed oggi è un onore per me donarla al fratello di un grande campione” – ha sottolineato Farina a Giampaolo Imbriani che ha ringraziato commosso.

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