(Sannio Quotidiano) Spauracchio – amianto. E'quello con cui sono costretti a convivere da più di un decennio quanti vivono nei paraggi di via Caracciano. Una situazione, come detto, non nuova. Ma, in questo caso, l' 'abitudine' non ha smussato le ansie di più di un residente. "Ho paura – ci rivela uno di essi – L'amianto è un elemento ormai bandito. E noi distiamo da esso appena 300 metri in linea d'aria". 'Sotto accusa' la tettoia di un capannone ospitante un'attività commerciale: circa 10.000 metri quadri la superficie in questione già oggetto, del resto, di reiterati esposti in sede di Procura nonchè di esami della giustizia amministrativa.
A distanza, però, di svariati anni dalle prime iniziative non si registra alcun elemento di novità. Inutile ribadire quali e quanti siano i fattori di pericolo legati alla presenza dell'ethernit: materiale che, pur se non palesemente lesionato, rappresenta comunque campanello d'allarme potenziale per la pubblica sanità. In ispecie considerando i fattori deterioranti legati al meteo e, ancora, il gioco esercitato dalle correnti d'aria che possono facilmente traportare le pericolose polveri entro raggi relativamente ampii. Opportuno sarebbe, quindi, ripristinare quanto prima, pur consci dei notevoli costi legati all'attività di smaltimento, condizioni di sicurezza per la cittadinanza.
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