"Forchia, situazione non più sostenibile": Minoranza all'attacco

“A Forchia viviamo una situazione non più sostenibile: l’amministrazione ha superato ogni limite di decenza e di pudore”. Così i consiglieri d'opposizione del Comune caudino Gerardo Ruggiero, Giuseppe Papa e Gerardo Perna Petrone, in una nota diffusa alla stampa. “Da 4 mesi – si legge in una nota - siamo Consiglieri comunali monchi: il Sindaco, con un’ordinanza ad hoc, nel disciplinare gli orari di apertura e chiusura degli uffici comunali, ha stabilito che anche noi, rappresentanti del popolo, siamo costretti ad osservare i nuovi orari, equiparando di fatto il nostro status a quello di un normale cittadino. In sostanza – prosegue il comunicato -, il primo cittadino ci impedisce di accedere al Comune in alcuni giorni della settimana (martedì e giovedì), osteggiando lo svolgimento delle nostre funzioni di controllo e di proposta. Se da una parte – attacca l'opposizione - tale atteggiamento mina le regole elementari della democrazia e comporta una grave lesione dei diritti dei Consiglieri Comunali, dall'altro è indice di arroganza amministrativa.
Chi si arma di arroganza e supponenza – scrivono i consiglieri - evidentemente ha ben poche frecce al suo arco ed insufficiente forza per tenderlo! Un minimo di buon senso e di rispetto verso la popolazione avrebbe imposto, anche al più sprovveduto degli amministratori, di dissociarsi da questo atto d’imperio, ed invece nessuno dei consiglieri di maggioranza, peraltro anch’essi privati del diritto sacrosanto di accedere al Comune nei giorni 'non autorizzati', ha avuto un sussulto quantomeno di stupore. Anzi – sottolinea la nota -, il vicesindaco ci ha addirittura cacciati dal Comune, grazie all’intervento delle forze dell’ordine. E non si indignano nemmeno quando il Consiglio comunale, per la quarta volta consecutiva, viene convocato alle 9.30, escludendo così, dalla partecipazione attiva alla vita politica del paese, i cittadini di Forchia, gli stessi che, non più di 6 mesi fa, avevano riposto in loro fiducia e speranza. Fieramente e convintamente – concludono i consiglieri di minoranza - hanno pure votato contro la mozione, da noi presentata, di rinuncia ai gettoni di presenza al Consiglio. E’ evidente che così non si puo' più andare avanti. Facciamo, quindi, appello alle Istituzioni affinché non lascino Forchia da sola in questa battaglia di civiltà amministrativa ed intervengano in fretta per la riaffermazione dei diritti violati”. (ntr24.tv.it)

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